Politica

"Zero Corruption". Business all'Ocse: inserire in obiettivi Onu

 


Roma, 1 mar. (askanews) - La corruzione e i comportamenti corruttivi sono tra le principali cause di diseguaglianze nel mondo. Un fenomeno da combattere nel pubblico e nel privato a livello internazionale. Con questo obiettivo parte da Roma la campagna promossa dal Business all'Ocse, il Biac, che rappresenta il settore privato con oltre 10 milioni di aziende in oltre 55 Paesi.Lo scopo è divulgare il Manifesto anticorruzione lanciato nel novembre 2022 che stabilisce 10 principi guida per raggiungere l'obiettivo zero corruzione in azioni tangibili, che si basano sulle best practice di organismi internazionali, tra cui, OCSE, G20 e B20. Il manifesto propone di trattare il contrasto alla corruzione come diciottesimo punto degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.In questo contesto si è tenuto il Forum "Zero Corruption" del BIAC promosso da Autostrade per l'Italia, cui hanno preso parte rappresentanti OCSE, delle istituzioni italiane, delle università, oltre ai top manager di grandi aziende che hanno presentato le loro best practice, tra cui anche Aspi."Ci stiamo impegnando perché lo riteniamo un fattore abilitante del nostro piano di investimenti, noi abbiamo un programma di grandissimi investimenti, di potenziamento, di ammodernamento e di trasformazione della sostenibilità della gomma, per poter far questo un elemento fondamentale è proprio esser certi che l'integrità con cui facciamo le cose sia effettivamente perseguita. Il fatto di poterci misurare in un Convegno come questo e vedere anche le migliori pratiche che vengono applicate in altri contesti ci fa crescere tutti i giorni, noi abbiamo fatto grandissimi passi di controllo e di gestione", ha spiegato l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi.Per l'ex ministro della Giustizia e presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione Paola Severino, tra gli speaker dell'evento, la corruzione è un fenomeno da combattere a livello transnazionale."Non vorrei essere polemica, ma se continuiamo a misurare la corruzione con il criterio della percezione credo che l'Italia che combatte strenuamente il fenomeno della corruzione, quindi ne parla, ne scrive sui giornali, possa essere percepita erroneamente come un Paese dove c'è molta corruzione". "La corruzione c'è in tutti i Paesi, ci sono Paesi che la combattono e lo fanno trasparentemente come l'Italia, ci sono Paesi che nascondo la polvere sotto il tappeto e io credo che sia a quei Paesi che ci dobbiamo rivolgere". Tra le aziende e le realtà accademiche che sono state riconosciute e indicate dall'Business all'OCSE come modelli da seguire per integrità e promozione di pratiche corrette per la lotta alla corruzione, Autostrade per l'Italia, Snam, la scuola Sant'Anna di Pisa, l'Università di Roma Tor Vergata e la SNA.Aspi in prima linea nella lotta alla corruzione si impegnata a stabilire e diffondere principi di integrità e regole di comportamento chiari e condivisi."La corruzione è una issue globale trasversale che abbiamo il dovere di affrontare se vogliamo assicurare un futuro sostenibile e progredire sulle sfide a lungo termine che Aspi ha inserito nel proprio piano di trasformazione di che è molto ambizioso in termini di rafforzamento e ammodernamento della nostra rete infrastrutturale. E' per questo che dobbiamo mettere a terra dei programmi anticorruzione che si basano su valori come l'integrità la trasparenza e la sostenibiltà e dei sistemi di monitoraggio che tengono conto degli ultimi trend come l'Intelligenza artificiale", ha dichiarato Nicola Allocca, Direttore Risk, Compliance and Quality di Autostrade per l'Italia.