Ogni tanto a Palazzo Chigi hanno un’idea giusta. I ragazzi della movida non si mettono le mascherine? Non ascoltano i soliti paternalistici messaggi istituzionali? Coinvolgiamo due influencer come i Ferragnez. Tramite un esperto di comunicazione? Ma no, che ci vuole, faccio direttamente io, dice Conte. E li chiama al telefono. Ora, l’idea è valida, ma va saputa renderla efficace. Che fanno poi i due? Dicono di mettersi la mascherina perché la situazione è grave. Tutto qua. Il risultato è un influencer né più né meno nel ruolo di testimonial, roba vecchia e stravecchia, per nulla efficace sui ragazzi di oggi, e tantomeno per quelli cui i Ferragnez stanno sulle scatole.
Non uno straccio di “insight” come diciamo noi del mestiere. Che significa l’individuazione di quella motivazione che ti fa scattare la molla per agire. Ad esempio, in questo caso avrebbe potuto essere: "Voi non mettete la mascherina perchè sapete che il Covid ai giovani causa pochissimi danni, in genere nessuno. Ma se tornate a casa infetti asintomatici, fate ammalare i vostri genitori e potreste letteralmente ammazzare i vostri nonni. Ecco perchè dovreste mettervi la mascherina. Non vi pare?". Ecco quello che succede quando uno vale uno. E quando si vogliono fare mestieri di cui non si conoscono le regole di base, ma si è solo orecchiato qualcosa.
Alberto Contri - Docente di Comunicazione Sociale Università IULM
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