Coronavirus

Natale 2022, influenza e Covid mettono a rischio le feste con i parenti

È nuovamente allarme per i pronto soccorso di tutta Italia, dove gli accessi si sono intensificati di circa il 50% rispetto a settembre

Natale 2022, influenza e Covid mettono a rischio le Feste con i parenti

Potrebbe ritornare l’incubo delle Festività in “solitaria”? A gettare in allarme gli italiani sono “sempre loro”, il Coronavirus e l’influenza, che – spiega Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza (Simeu) – “stanno mettendo allo stremo i pronto soccorso, con criticità non più localizzate ma diffuse anche in regioni considerate virtuose. Gli accessi si sono intensificati di circa il 50% rispetto a quanto vedevamo a settembre". E precisa: "Le difficoltà non possono che peggiorare nelle prossime settimane. Ci aspettiamo il picco durante le feste, quando avremo più pazienti anziani ma anche più colleghi ammalati e quindi la necessità di coprire più turni con lo stesso personale, già ora scarsissimo".

Insomma, lo scenario non sembrerebbe troppo differente da quello dell’ancora vicino 2020, con la “variante” di una pandemia che sembrerebbe data per sconfitta. La situazione, invece, "è drammatica un po' ovunque non più localizzabile solo in regioni come Lazio, Sardegna, Piemonte, Campania, Lombardia, ma anche in Veneto, Emilia Romagna Toscana o Friuli Venezia Giulia", spiega De Iaco, che dirige il pronto Soccorso e la Medicina d'Urgenza dell'Ospedale Maria Vittoria di Torino.

Natale 2022, influenza e Covid stanno nuovamente portando i pronto soccorso allo stremo

Per l'influenza, l'ondata è iniziata circa 3 settimane fa: "Hanno cominciato ad arrivare in Pronto Soccorso prima i bambini, ma ora si sta alzando l'età, che aumenterà durante le feste, tradizionale momento di scambio di virus tra generazioni. Rispetto al normale andamento delle epidemie da virus influenzali, quest'anno siamo in anticipo di circa un mese. Vediamo numeri che pre pandemia si raggiungevano a metà gennaio". A questo si aggiunge l'aumento della circolazione del Covid-19, che va ben oltre i numeri ufficiali certificati dalla positività al tampone.

"Molti arrivano con sintomi influenzali in Pronto Soccorso e scopriamo che è Covid solo al momento del tampone. D'altronde, i sintomi oggi sono indistinguibili. E per i positivi abbiamo difficoltà a trovare spazi e personale per l'isolamento". Il problema "spazi" infatti resta un nodo irrisolto insieme a quello del personale. Di fatto, "non è più un'emergenza perché è tutto atteso ma non si fa nulla per evitarlo. Assistiamo a un collasso drammatico che denunciamo da tempo - conclude De Iaco - è incredibile la mancanza di provvedimenti".