Coronavirus

Vaccini, l'Ue prende altri 100 mln da Pfizer: all'Italia spettano 13,5 mln

Dopo i ritardi di AstraZeneca, altri 100 milioni di dosi da Pfizer, all’Italia ne spettano 13,5

L'accordo bilaterale tra Germania e la casa farmaceutica Pfizer-BioNTech, per l'acquisto di ulteriori 30 milioni di dosi di vaccino rispetto a quelli previsti dall'accordo Ue, ha fatto protestare parecchi Stati membri. Questo ha portato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ad rilevare per tutta Europa altri 100 milioni di fiale. Di questa quota ll'Italia spetteranno 13,5 milioni di dosi di vaccino in più. 

"Abbiamo deciso di acquisire 100 milioni di dosi aggiuntive del vaccino anti-Covid BioNTech-Pfizer, che è già in uso per vaccinare le persone in tutta l'Ue", ha scritto von der Leyen su Twitter. "Avremo dunque 300 milioni di dosi di questo vaccino, che è stato valutato sicuro ed efficace" dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) ed "altri vaccini seguiranno".

I laboratori BioNTech e Pfizer consegneranno dunque in tutto di 300 milioni di dosi. L'Ue ha firmato un contratto con le società a novembre impegnandosi inizialmente a 200 milioni di dosi e riservandosi il diritto di ordinarne altri 100 milioni in seguito. "Il nostro obiettivo rimane quello di rendere disponibile un vaccino efficace in quantità sufficiente a quante più persone possibile nel mondo", ha detto in un comunicato il capo della BioNTech, Ugur Sahin, citato dall'Afp.

Intanto, la campagna di vaccinazione nell'Ue è iniziata questo fine settimana, dopo il via libera all'antivirus prodotto dal colosso farmaceutico americano. A causa della mancanza di una quantità sufficiente di vaccino in questa fase, le autorità hanno scelto di dare la priorità all'immunizzazione delle persone di età superiore agli 80 anni e al personale sanitario. I lotti destinati all'Ue vengono prodotti nello stabilimento belga di Puurs.

Potrebbe presto ricevere il rafforzamento di un'altra unità produttiva a Marburg, in Germania, acquisita da BioNTech dal gigante farmaceutico svizzero Novartis. "Il nostro obiettivo è avviare la produzione intorno a febbraio o marzo" in questa fabbrica, ha affermato recentemente il ministro della Sanità tedesco Jens Spahn. "Ciò aumenterebbe enormemente la produzione", ha aggiunto il ministro.