Coronavirus
Vaccino anti-Covid, il capo di Pfizer a Davos sceglie il silenzio
Incalzato a Davos dalle domande impertinenti di alcuni giornalisti, il capo di Pfizer evita il contraddittorio
Leggiamo un estratto del Decreto che ha introdotto l’obbligo vaccinale per gli over 50: “Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica; Considerato che l'attuale contesto di rischio impone la prosecuzione delle iniziative di carattere straordinario e urgente intraprese al fine di fronteggiare adeguatamente possibili situazioni di pregiudizio per la collettività; ritenuta la straordinaria necessità e urgenza di integrare il quadro delle vigenti misure di contenimento alla diffusione del predetto adottando adeguate e immediate misure di prevenzione e contrasto all'aggravamento dell'emergenza epidemiologica; ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di rafforzare il quadro delle vigenti misure di contenimento della diffusione del virus, estendendo, tra l'altro, l'obbligo vaccinale ai soggetti ultra cinquantenni e a settori particolarmente esposti, quali quello universitario e dell'istruzione superiore.”
Se la vaccinazione non esponesse al rischio di reazioni avverse, non mi indignerei. Ma le reazioni avverse sono purtroppo frequenti. Ovviamente, le reazioni segnalate sono unicamente quelle a breve termine. La possibilità che si manifestino ulteriori reazioni a medio e lungo termine è stata confermata dalle stesse case farmaceutiche produttrici dei vaccini. Tutto questo deve finire. Abbiamo il diritto di conoscere la verità. Abbiamo il diritto di leggere gli sms scambiati tra Albert Bourla e Ursula von der Leyen. Abbiamo il diritto di sapere se i virologi ci hanno mentito in buona fede, per ignoranza, o in mala fede, perché condizionati da conflitti d’interesse.
Se fossi un Giudice, indagherei. Ma, in Italia, non si muove foglia che la politica non voglia. I Giudici sono uno strumento della politica, le rare eccezioni non fanno carriera. Invito tutti a reclamare a gran voce, in ogni occasione che si presenti, la verità. Vale per i vaccini come per ogni altra menzogna che ci è stata raccontata in questi anni terribili. “Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” Giovanni (8,32). Vivendo nella menzogna siamo schiavi, costretti a conoscere la verità grazie a ignobili spie che la divulgano per interessi di cortile. Mi sento offeso, il rapporto di fiducia nelle istituzioni è completamente venuto meno. Come posso fidarmi di bugiardi? Come posso tollerare che Albert Bourla mandi una sua collaboratrice al Parlamento Europeo, si rifiuti di divulgare gli sms scambiati con Ursula von der Leyen e cammini tranquillamente per Davos, infischiandosene delle legittime domande che gli vengono rivolte? “Quando dici una bugia, rubi il diritto di qualcuno alla verità” (Khaled Hosseini).