Coronavirus

Vaccino Pfizer, problema conservazione. "Inefficace sopra i meno 80 gradi"

Il presidente Garattini dell'Istituto Mario Negri: "Prima di fare festa servono dati e risposte precise"

Vaccino Pfizer, problema conservazione. "Inefficace sopra i meno 80 gradi"

Il mondo esulta. Presto ci sarà il vaccino contro il Coronavirus. L'annuncio della Pfizer ha creato entusiasmo, ma dall'Istituto Mario Negri, tramite il presidente Silvio Angelo Garattini, arriva una frenata. "Prima di fare festa servono dati e risposte precise se vogliamo conquistare la fiducia della popolazione. Partiamo da un presupposto: in questo momento c’è una gara tra le industrie farmaceutiche. Una corsa a chi arriva primo sotto gli occhi di tutti. Se non abbiamo risposte certe e concrete, si rischia di creare una falsa impressione nella popolazione, rafforzata dai negazionisti, ossia che si stia accelerando troppo e che questi risultati non siano degni di fiducia, cosa che dobbiamo conquistare o si rischia che i vaccini non vengano accetatti".

"Ipotizziamo - prosegue Garattini a Repubblica - che sia davvero efficace. Il metodo usato è l’Rna messaggero: per il coronavirus sarebbe il primissimo vaccino al mondo prodotto in questa maniera, da conservare a meno ottanta gradi. Siamo attrezzati per farlo? No che non lo siamo ed è chiaro che questo ritardo complica le cose. Ma questo pone un altro tema decisivo. Non possiamo pensare di improvvisare come si fa abitualmente nel nostro Paese. Non siamo nemmeno riusciti a far partire la campagna antinfluenzale. Dobbiamo muoverci per tempo. Così come bisogna lavorare con grande anticipo sull’elenco delle fasce a cui il vaccino va somministrato per primo, perché non ci siano polemiche da parte delle categorie inizialmente escluse. Le motivazioni siano chiare, trasparenti, immediate".