Costume
Calano i matrimoni, ma il business legato al giorno del fatidico "sì" vola
A Tuttosposi in vetrina le novità legate alle nozze: non solo abbigliamento ma anche come scegliere le bomboniere, il ricevimento, il make up o un viaggio
Se in un film di Vincente Minnelli degli anni ’50 il padre della sposa le propone di scappare insieme con il futuro marito per non affrontare le spese del matrimonio, nonostante il crollo del numero delle nozze, il business non si arresta. Anzi, è in aumento. Ne sanno qualcosa gli operatori della fiera del wedding più grande d’Italia, Tuttosposi, che mette in vetrina dal 19 al 27 ottobre nei padiglioni della Mostra d’Oltremare di Napoli le nuove tendenze del matrimonio per il 2020 in tutte le sue sfaccettature: dall’abbigliamento per cerimonie al ricevimento, dal viaggio di nozze alla casa, dal make up alla fotografia, dalla musica ai fiori. Fino all’arredo del nido d’amore. Non mancheranno le novità, a cominciare dalle proposte delle aziende di bomboniere. Saranno di fattura artigianale, utili per la casa e contrassegnate dalla qualità dei materiali: in legno, argento o ceramica fine pur di far dimenticare l’invasione di produzione asiatica scadente che per anni ha minato il mercato nazionale. Tutto questo in vetrina al più grande salone dedicato al matrimonio in Italia organizzato dall’Osservatorio familiare italiano di cui è presidente Martina Ferrara (nella foto con Simona Ventura); un riflettore su un settore che sembra non conoscere crisi, visto che registra un giro d’affari di oltre 7 miliardi di euro all’anno, con la Campania leader con un business di più di 2 miliardi, un dato che si ottiene moltiplicando il numero delle 25mila unioni che si celebrano ogni anno per il costo medio di circa 80mila euro di ogni matrimonio comprensivo di tutta la filiera, seguita dalla Puglia con circa 2 miliardi. Sebbene in Italia diminuiscano i matrimoni celebrati, aumentano le attività legate alle nozze. Ed aumenta il business delle oltre 50mila aziende operanti nel settore. Solo la Lombardia annovera 6mila imprese legate al comparto della bomboniera e degli abiti da cerimonia, il Lazio segue con 5.800 aziende specializzate. E se Lodi e Milano sono le città dove ci si sposa di meno, con un indice di 2,4 matrimoni ogni mille abitanti, nel Mezzogiorno la percentuale aumenta, con il picco di Crotone e Salerno rispettivamente con indici di 4,5 e 4,6 matrimoni ogni mille abitanti. Due città dove è tradizione non badare alle spese pur di celebrare degnamente l’emozione del matrimonio.