Costume

Coronavirus. Lo ‘stay at home’ e la violenza sulle donne

Daniele Rosa

‘Per molte donne una gabbia di soprusi’ dice il Segretario delle Nazioni Unite

‘A livello globale abbiamo notato un aumento dei casi di violenza sulle donne tra le mura domestiche durante questo periodo forzato di chiusura in casa’ è quanto ha detto in più riprese Antono Guterres, Segretario Generale delle Nazioni Unite.

In questa situazione il Segretario ha chiesto ai Governi che si facciano parte attiva nel risolvere il problema.

‘La violenza-ha detto Guterres-non è limitata al campo di battaglia. Per molte donne e ragazze la minaccia incombe proprio nel posto dove dovrebbero sentirsi più sicure, la propria casa’.

Un appello quello del numero uno dell’ONU alla ‘ pace in casa e in tutte le case del mondo, perché la pace non significa solo non avere guerra’.

‘ Noi tutti sappiamo come il ‘lockdown’ e la quarantena siano determinanti per sconfiggere il Coronavirus ma sappiamo anche come questo obbligo costringa molte donne in una gabbia di abusi da un partner violento’.

Guterres ha confermato come, nelle passate settimane, sia arrivata, sotto il crescere della paura per la malattia e per l’economia, una terrificante crescita di notizie di abusi e violenze tra le mura delle case.

‘ Il numero delle donne che ha chiesto aiuto-ha confermato il Segretario Generale-è raddoppiato e purtroppo la sanità è sotto pressione e la polizia è sottodimensionata in termini di personale per rispondere a tutti questi appelli’.

Coronavirus. Lo 'stay at home' aumenta la violenza contro le donne in casa

Un vero e proprio messaggio alla pace nel mondo, quello del Segretario dell’Onu, per chiedere ai Governi di dare una risposta forte alla violenza sulle donne chiuse in quarantena.

I dati delle richieste di aiuto sono  cresciuti in Francia e in Sud Africa dove , in una sola settimana, si sono avuti ben 90000 report di violenza sulle donne.

Ma casi di pesanti violenze casalinghe sono stati ufficializzati in Libano e in Malesia con chiamate telefoniche raddoppiate. In Cina i casi sono triplicati.

In Malesia il Governo ha lanciato una controversa campagna, che ha dovuto cancellare per le proteste, dove chiedeva alle donne di non tormentare i propri mariti ed evitare di chiedere loro continui aiuti per le faccende domestiche’.

In Australia il Governo ha  riconosciuto il problema della violenza e ha inserito nel budget totale per superare l’epidemia una parte dedicata solo alla violenza in casa.

In Turchia dall’inizio del lockdown oltre alla violenza sono aumentati gli omicidi femminili.

  E questo è soltanto un piccolo spaccato ufficiale di quello che sta succedendo e non viene ufficialmente ne’ denunciato ne’ registrato. Un dramma nel dramma per molte donne.