Costume
Covid e turismo: dove si può andare per le vacanze di Natale 2021? Le regole
Basta il Green Pass? Serve anche il tampone? Ma molecolare o antigenico? E si fa anche la quarantena? Tutto quello che bisogna sapere per passare vacanze sicure
Il turismo ai tempi del Covid-19: dove si può andare per le vacanze di Natale? Tutte le regole per chi vola all'estero
L’estate è ormai solo un ricordo. Mancano ormai poche ore al ponte di Ognissanti, ma soprattutto gli italiani pensano alle prossime vacanze di Natale, da sempre occasione ghiotta per sfuggire alla morsa dell’inverno, puntando su mete estere.
Ma dove possiamo andare, tenendo conto delle misure di prevenzione del contagio da Covid-19 e dell’obbligo del Green Pass?
Dallo scorso 28 settembre è in vigore l’ordinanza del ministro della Salute che istituisce in via sperimentale determinati “itinerari turistici controllati” per i viaggi fuori dai confini dall’Unione Europea. Tra questi ci sono alcune mete molto famose come Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto ed anche Mauritius, Maldive, Seychelles, Repubblica Dominicana, Aruba ed Egitto.
Per andare in questi meravigliosi posti serve sia il Green Pass che un tampone negativo fatto nelle 48 ore prima della partenza (che sia molecolare o antigenico, non fa differenza). Per periodi di vacanza dai 7 giorni in su, il turista dovrà sottoporsi a un secondo tampone nel luogo scelto per il soggiorno, da effettuare 48 ore prima della partenza. Se il tampone dà esito negativo non c’è obbligo di quarantena o isolamento fiduciario all’arrivo in Italia.
Quali sono le regole per andare negli altri Paesi?
Per volare in Europa serve il Green Pass
In tutti i paesi UE viene richiesto il Green Pass, ottenibile con le due dosi di vaccino, dopo essere guariti dal Covid o grazie a un tampone negativo, fatto nelle 48 ore precedenti la partenza. I singoli paesi possono poi stabilire regole proprie, come ad esempio ha fatto la Francia: i cittadini italiani devono presentare un certificato di vaccinazione, valido dopo una settimana dalla seconda dose di Pfizer, Moderna e AstraZeneca e dopo quattro settimane dalla dose singola di Johnson&Johnson. Ai turisti non vaccinati (ad esclusione degli Under 12) verrà chiesto un certificato di avvenuta guarigione da Covid-19 da almeno 12 giorni e da non più di 6 mesi oppure l’esito negativo di un test molecolare o antigenico effettuato meno di 72 ore prima della partenza.
Vacanze nel Regno Unito? Passaporto, ma niente quarantena
Il Regno Unito non è certamente famoso per il suo clima mite, ma è certamente una delle mete preferite dagli italiani. Da quando c’è stata la Brexit, non basta più la carta di identità per andarci, bensì serve il passaporto. Tuttavia, dal 1 ottobre è venuto meno l’obbligo di quarantena per chi atterra sul suolo britannico. Bisogna però fare un tampone entro 48 ore dall’arrivo e compilare il Passenger Locator Form.
USA e Canada: cosa serve per volare oltre Oceano
E’ fissato per l’8 novembre il via libera all’ingresso di turisti negli Stati Uniti, ma solo con la certificazione di vaccinazione completa, fatta con Pfizer, Moderna o Johnson&Johnson. Questi sono i vaccini riconosciuti dalla Fda, l’ente regolatore americano, ma con tutta probabilità anche AstraZeneca, Sinovac e Sinopharm a breve verranno inclusi nella lista, in quanto fanno parte degli “usi di emergenza” previsti dall’OMS. Non sarà prevista alcuna quarantena, ma sarà richiesto un tampone negativo, entro 72 ore dalla partenza. Un secondo test va fatto nei tre giorni prima del ritorno in Italia, oltre a compilare il Passenger Locator Form. Le compagnie aeree dovranno inoltre conservare i riferimenti mail e telefonici dei viaggiatori, per eventuali necessità di tracciamento. Per chi invece punta sul Canada, le porte si sono riaperte dallo scorso 7 settembre, ma solo per chi è stato vaccinato con due dose. Viene comunque richiesto un tampone molecolare negativo, da fare nei tre giorni precedenti il volo di partenza.
I cinque elenchi da consultare prima di prenotare il volo
Prima di partire dall’Italia, bisogna in ogni caso esaminare i cinque elenchi predisposte dal ministero della Salute: ciascuna di esse corrisponde a diverse regole da osservare. Vediamole nel dettaglio:
ELENCO A
Ne fanno parte solamente Città del Vaticano e Repubblica di San Marino, due minuscoli Paesi nei quali valgono le stesse regole in vigore sul territorio italiano.
ELENCO B
E’ formata dagli Stati a basso rischio epidemiologico, ma, almeno per ora, la lista è ancora vuota!
ELENCO C
Comprende: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi i territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera, Andorra e Principato di Monaco.
ELENCO D
Ne fanno parte Arabia Saudita, Australia, Bahrein, Canada, Cile, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Giordania, Kosovo, Israele, Kuwait, Nuova Zelanda, Qatar, Ruanda, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell'isola di Cipro ed esclusi i territori non appartenenti al continente europeo), Repubblica di Corea, Singapore, Stati Uniti d'America, Ucraina, Uruguay, Taiwan, Regioni amministrative speciali di Hong Kong e di Macao.
ELENCO E
Tutti gli Stati e territori non espressamente indicati in altro elenco
QUALI SONO LE REGOLE PER I VIAGGI?
Al momento è possibile viaggiare - anche per turismo - nei Paesi delle liste C e D, ma è consigliabile consultare il sito del ministero della Salute poco prima di partire, per informarsi sugli aggiornamenti di regole e misure di prevenzione da rispettare.