Costume

Effetto coronavirus anche su Harrods, il colosso taglia 700 posti di lavoro

Tagli anche nel gruppo Arcadia, via in 500 dal personale dell’head-office

Coronavirus: Harrods costretto a gravi tagli del personale

Continua il proliferare degli annunci di riduzione della forza lavoro nel Regno Unito, a seguito della pandemia di Covid-19. Tra i più recenti c'è quello del colosso londinese Harrods, gli storici magazzini simbolo dello shopping di lusso hanno infatti annunciato la decisione di tagliare poco meno di 700 membri dello staff. In un’e-mail interna, resa nota da Retail Gazette e poi confermata dall’insegna di luxury shopping, il chief executive di Harrods, Michael Ward, ha spiegato che 680 posti di lavoro, su un totale di 4.800 (circa il 14%), verranno eliminati. I tagli, riporta Pambianco News dal portale britannico, si concentreranno "in aree del business che sono state più colpite dalle sfide del lockdown”. Harrods è uno dei tanti retailer ad aver subito pressioni finanziarie durante la pandemia, con il suo flagship store a Knightsbridge costretto a chiudere per tre mesi. A luglio il player aprirà il suo primo negozio outlet a Westfield London, trasferendovi (e sperando di smaltire) le giacenze in eccesso accumulate durante lo stop.

Coronavirus: tagli del personale anche nel gruppo Arcadia

500 tagli, concentrati sul personale dell’head-office, saranno operati invece dal gruppo Arcadia, controllante, tra gli altri, di Topshop e del noto marchio britannico di abbigliamento e calzature Dorothy Perkins. La società di Philip Green, riporta Pambianco News, conta oggi un organico di 2.500 persone. “A causa dell’impatto del Covid-19 sulla nostra attività, compresa la chiusura per oltre tre mesi di tutti i nostri negozi e sedi centrali, oggi abbiamo informato il personale della necessità di operare dei tagli nei nostri head offices”, ha dichiarato il gruppo.