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Giornata del gatto: 5 false credenze sui felini da sfatare

Oggi 17 febbraio è la giornata nazionale dedicata ai felini domestici

Giornata del gatto: molte delle credenze sui felini sono del tutto infondate. La prevenzione è invece importante per la loro salute

Su di loro si rincorrono credenze popolari e falsi miti legati alle loro cure e abitudini comportamentali. Eppure, sono tra gli animali domestici più amati e presenti nelle famiglie, tanto da superare, in presenza, il cane. E, come se non bastasse, c’è anche una giornata a loro dedicata. Si tratta dei gatti, dedicata ai quali in calendario è stata creata la Giornata del gatto, il 17 febbraio.

Giornata del gatto: come riconoscere l'insufficienza renale cronica

Ca’ Zampa ha voluto dedicare il mese di febbraio alla cura del pet, con una campagna dedicata alla salute del gatto a partire da una prevenzione rivolta ad una delle problematiche più diffuse nei felini: l’insufficienza renale cronica.

"Si tratta di una patologia che colpisce 1 gatto su 5, dagli 8 anni di età in su. – spiega Massimo Beccati, Medico Veterinario di Ca’ Zampa – In molti casi è latente, subdola quindi, se non riconosciuta, può compromettere in maniera importante la salute del gatto. Per questa ragione è bene attivarsi per degli opportuni accertamenti attraverso un controllo veterinario, il quale monitorerà attraverso esame delle urine e del sangue i parametri renali. Come riconoscere se il pet soffre di insufficienza renale cronica? Attenzione ai segnali molto spesso non sono così evidenti: beve molto e sporca spesso la lettiera, più del solito, appetito capriccioso, dimagrimento ed è spesso spossato, ma non per l’età".

Giornata del gatto: 5 falsi miti da sfatare sui felini

Ma quali sono le false credenze, legate alle abitudini dei gatti, da sfatare? Gli esperti di Ca’ Zampa hanno messo in fila quelle più diffuse, anche legate a credenze popolari:

  1. Il gatto non ha 7 vite. Ne ha una sola e va preservata con cura. Ecco perché è bene porre attenzione alla prevenzione, attraverso controlli periodici e costanti.
  2. Se scodinzola, scappa! Contrariamente al cane, significa che non è felice ed è pronto per attaccare. Un gatto può scodinzolare anche se è spaventato. Diversamente da quando è felice, il micio scodinzola tenendo la coda bassa. Se la coda è dritta e la schiena è inarcata, significa che il felino è pronto ad attaccare.
  3. Non è vero che vede al buio: sfrutta le onde riflesse. Grazie alla presenza di uno strato di cellule riflettente di colore giallo-verdastro posto dietro la retina del gatto, il cui nome scientifico è "tappeto di luce", la luce viene amplificata permettendo al pet di avere un’eccellente capacità visiva al buio.
  4. Non odia l’acqua: ci sono diversi gatti di razza che sono eccellenti nuotatori, come ad esempio i Van. Il fatto che si sentano a loro agio in acqua deriva dal fatto che sono stati costretti ad abituarcisi, nel corso della loro evoluzione: il gatto Turco Van ha dovuto imparare a pescare per potersi alimentare. Ma non sono i soli: anche i Maine Coon, i Bengala e gli Abissini.
  5. Altro che sfortuna! In Giappone i gatti neri portano ricchezza e gioia. Lo dimostrano i Maneki neko, ossia le sculture giapponesi che raffigurano gatti di colore nero, che vengono associati alla fortuna, alla buona salute e al benessere economico.

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