Costume

Giornata mondiale della Terra. Al via la campagna social Stop Global Warming

Eduardo Cagnazzi

I promotori: l'Europa fermi il "climate change" spostando le tasse dal lavoro alla Co2. L'idea è supportata da 27 Premi Nobel ed oltre cinquemila scienziati

Parte la campagna social Stop Global Warming per raggiungere un milione di firme entro il 20 luglio in almeno sette Paesi membri dell’Ue. E’ l’idea nata da Marco Cappato, ex deputato europeo, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme a un gruppo di esperti e “Eumans”, movimento di cittadini e attivisti europei sullo sviluppo sostenibile. 

Per i promotori dell’iniziativa, la crisi causata dal Coronavirus deve essere un'opportunità per affrontare le sfide del futuro con ancora più responsabilità, prima fra tutte, quella del riscaldamento globale. Ora è tempo di agire. Ne va della salute di tutti e della sopravvivenza della Terra. Per questo, da una idea di Cappato ed esperti come Alberto Majocchi ( professore emerito di Scienza delle Finanze all'Università di Pavia) e Monica Frassoni (co-presidente del Partito Verde europeo) nasce Stop Global Warming, l'unica iniziativa formale di raccolta firme per chiedere alla Commissione europea di elaborare una proposta legislativa per fermare il riscaldamento globale. Come? Spostando le tasse dalle persone all'ambiente, e dunque tassando le emissioni di CO2. Chi emette anidride carbonica in Europa pagherebbe un prezzo a tonnellata e il ricavato andrebbe a beneficio dei lavoratori, con una riduzione delle tasse in busta paga. Un'idea già supportata da 27 Premi Nobel e 5.227 scienziati e considerata lo strumento più efficace per proteggere l'ambiente e combattere il climate change senza abbandonare l'economia di mercato.   

In occasione della Giornata mondiale della terra, l'iniziativa sarà lanciata sui social anche da Fedez, Nina Zilli, Mara Maionchi, Neri Marcorè e Giulia Innocenzi, che inviteranno tutti a inserire l'immagine di www.stopglobalwarming.eu sul proprio profilo.

Siamo di fronte a un bivio. La crisi del Coronavirus -afferma Cappato- rischia di spazzare via i risultati in questi anni contro i cambiamenti climatici, con risultati devastanti per il pianeta. In alternativa, è possibile che la nuova consapevolezza della nostra fragilità ci faccia compiere le scelte necessarie proprio ora che saranno messi in campo investimenti pubblici senza precedenti.