Costume
Olio extravergine, il filo verde che unisce idealmente le regioni d'Italia
Parte la campagna di comunicazione del Mipaaf per promuovere questo alimento. Antonio Cannavacciuolo e Chiara Maci testimonial.
Parte la campagna di comunicazione istituzionale “Olio extra vergine. La sua ricchezza. La nostra fortuna”, l’iniziativa di promozione del consumo di questo alimento, principe della dieta degli italiani, voluta dal ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali. L’obiettivo è sensibilizzare i consumatori alla lettura dell’etichetta per meglio conoscerne le caratteristiche nutrizionali, la varietà, l’origine e la tracciabilità del prodotto. Testimonial della campagna pubblicitaria sono Antonio Cannavacciuolo e Chiara Maci. Il 22 e 23 aprile il tour si fermerà con il pubblico presso alcuni centri commerciali di Alessandria, Bari, Benevento, Bergamo, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Modena, Napoli, Padova, Palermo, Reggio Emilia, Roma, Torino, Treviso, Venezia e Verona. La campagna del Mipaaf si affianca alle altre azioni del primo Piano olivicolo nazionale che prevede investimenti per 32 miliardi di euro. Il Piano ha tra i suoi obiettivi principali l’incremento della produzione nazionale di olive e di olio extravergine di oliva nel rispetto della sostenibilità ambientale, il recupero varietale delle cultivar nazionali di olive da mensa in nuovi impianti olivicoli integralmente meccanizzabili, incentivare e sostenere l’aggregazione e l’organizzazione economica degli operatori della filiera. Il Mipaaf avvia anche un circuito di esercizi “Extra Vergini di qualità” per dare maggiormente rilievo al consumo e l’utilizzo in cucina dell’olio extravergine (oggi il tour ferma in otto città italiane). La partecipazione al circuito permetterà a tutti i ristoratori di vedere il logo della loro attività all’interno del sito www.extraverginidoliva.it. Con la campagna promozionale, l’olivicoltura ed olio di qualità saranno dunque messi sotto la lente d’ingrandimento per evidenziarne il ruolo economico, paesaggistico e culturale, nonché i pregi organolettici e salutistici. L’olio è un fattore determinante per l’economia delle regioni italiane, è quel filo verde che unisce i territori italiani, dalla Sicilia al Piemonte. E’ una ricchezza che scaturisce da una secolare tradizione, da un ampio e diversificato patrimonio varietale, dagli ambienti in cui si articola il territorio. Vale a dire dal legame della produzione con il paesaggio, le abitudini sociali e culturali, quei fattori che trasferiscono negli oli i gusti, i profumi, i sapori tipici dei luoghi. Oltre ad essere considerato un condimento, oggi l’olio extravergine è un vero e proprio alimento, succo naturale di un frutto non sottoposto a procedimenti chimici, ricco di antiossidanti e protettivo per molte patologie. Non è per caso che la Lega per la lotta ai tumori abbia scelto questo alimento come prodotto simbolo per la prevenzione contro la malattia. Oggi le aziende olivicole rappresentano il 45% di tutte le aziende agricole a livello nazionale e il valore della produzione raggiunge circa 3 miliardi di euro, pari al 35% del fatturato dell’industria agroalimentare italiana.