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Costume
Sesso d’inverno fa bene? Fa bene per 5 motivi. Ma è allarme sesso nei giovani

Il sesso fa bene alla salute: 5 buoni motivi per farlo



Fare sesso fa bene alla salute, ancor di più se è inverno. Quindi, meglio non lasciarsi scoraggiare dal freddo, dal buio e dal naturale calo del desiderio. Fare sesso d'inverno fa benissimo. Capita che nei mesi invernali la voglia di fare sesso diminuisca perché l’umore e il testosterone sono influenzati dall’aumento delle ore di buio. E poi l’abbigliamento: se il corpo è coperto, il gioco della seduzione è chiaramente più difficile. Ma...



Ecco 5 buoni motivi per fare sesso, soprattutto in inverno



"Piacersi è un ottimo afrodisiaco", spiega Chiara Simonelli, sessuologa dell’Università La Sapienza di Roma, come riporta Io Donna. "E se ci si piace davvero lo si comunica a chi ci sta accanto. Bisogna, inoltre partire dal presupposto che, per chi ci ha scelti ammirare il nostro corpo nudo è fonte di enorme godimento. E non noterà certo il chilo di troppo o la smagliatura". E ancora: "Tendenzialmente, uomini e donne hanno preferenze diverse. Gli uomini sono molto appagati dalla vista: per mantenere forte l’eccitazione hanno, infatti, bisogno di vedere. Le donne, invece, hanno molto sviluppata la parte uditiva. Quindi sentire la voce del proprio uomo è sempre molto eccitante"



Ecco 5 buoni motivi per fare sesso, soprattutto in inverno



- Sesso contro raffreddore e influenze, fare l’amore aiuta a creare gli anticorpi che permettono di proteggersi e prevenire i virus.
- Sesso contro il colesterolo, una vita sessuale appagante ha un impatto significativo sui livelli di colesterolo “cattivo”, soprattutto negli uomini.
- Sesso pro-dieta, un rapporto sessuale fa bruciare 200 calorie ed è un ottimo esercizio fisico.
- Sesso per restare giovani, avere un attività sessuale regolare mantiene giovani le persone, in particolare se viene praticato tre volte a settimana; inoltre la pelle sarà più bella e i capelli più luminosi.
- Sesso per dormire meglio: fare l’amore aiuta a rilassarsi e quindi a riposare meglio.

 

Sesso: in 10 anni forte riduzione desiderio in giovani



Ma è allarme sesso tra i giovani. "L'immagine di uomo 'forte a tutti i costi' costituisce un importante fattore di rischio per la salute fisica e il benessere emotivo e relazionale di molti uomini. Stress, frustrazione e più o meno consapevole disagio esistenziale accompagnano la vita di molti uomini a causa del confronto con l'immagine ideale e irraggiungibile di uomo 'forte a tutti i costi'". E' questa la conclusione del professor Carlo Foresta del rapporto realizzato dalla Fondazione Foresta onlus in occasione della "Giornata internazionale dell'uomo" in programma il prossimo 19 novembre.



Sesso: in 10 anni forte riduzione desiderio in giovani



Spicca nel report presentato a Padova l'aumento del numero dei ventenni che lamentano una riduzione del desiderio sessuale, passati dall'1,8 ogni mille del 2004-2005 al 10,4 ogni mille del 2015-2016. In aumento anche la percentuale di ragazzi che si ritengono scarsamente interessati alla sessualita' reale e la frequentazione della pornografia in internet puo' essere uno dei motivi determinanti di questo fenomeno.

 


Sesso: improbabile che provochi arresti cardiaci



Raramente un rapporto sessuale puo' provocare un arresto cardiaco. Lo ha stabilito uno studio del Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles, presentato in occasione del congresso dell'American Heart Association. Solo 34 dei 4.557 degli arresti cardiaci esaminati dagli scienziati si sono verificati durante o entro un'ora dal rapporto sessuale. E 32 di questi casi hanno riguardato gli uomini. Questo e' il primo studio ad aver valutato l'attivita' sessuale come potenziale fattore di rischio per l'arresto cardiaco. Un arresto cardiaco si verifica quando il cuore funziona male e improvvisamente smette di battere. In questo caso la persona perde conoscenza e smette di respirare e, a meno che non si pratichi la rianimazione cardiopolmonare, muore.



Sesso provoca arresti cardiaci? NO



La differenza con un attacco di cuore e' che in quest'ultimo caso il flusso di sangue al cuore viene bloccato. E' noto che l'attivita' sessuale puo' causare attacchi cardiaci, ma il legame con l'arresto cardiaco era prima sconosciuto. Nel nuovo studio sono state analizzate le cartelle cliniche riguardanti casi di arresto cardiaco avvenuti tra il 2002 e il 2015 a Portland, nell'Oregon (Usa). Ebbene, l'attivita' sessuale e' stata associata all'arresto cardiaco in meno dell'1 per cento dei casi. La stragrande maggioranza riguardava maschi di mezza eta', afro-americani e con una storia di malattie cardiovascolari. Lo studio ha anche scoperto che la rianimazione cardiopolmonare e' stata eseguita solo in un solo terzo dei casi, nonostante fosse presente il partner. "Questi risultati evidenziano l'importanza di continui sforzi per educare il pubblico sull'importanza della CPR (rianimazione cardiopolmonare, ndr) degli astanti per l'arresto cardiaco improvviso, indipendentemente dalla circostanza", ha detto Sumeet Chugh, autore dello studio.

 

Sesso: esperti, casi di sifilide aumentati del 400%. Allarme sesso

 

Le Malattie sessualmente trasmesse (Mst) sono sempre piu' diffuse. Riemergono patologie che prima sembravano comparse. In primis la sifilide che in Italia e' cresciuta di oltre il 400 per cento dal 2000, ma anche la gonorrea che ha visto quasi raddoppiare i casi in Europa tra il 2008 al 2013. L'allarme e' stato lanciato on occasione del 56esimo congresso dell'Associazione dermatologi ospedalieri (Adoi), in corso a Roma. "In Europa, dalla meta' degli anni '90 alcune Mst hanno trovato 'terreno fertile' per espandersi dopo un decennio di declino dei trend epidemiologici, soprattutto nelle grandi metropoli e in alcuni gruppi di popolazione maggiormente a rischio (ad esempio, i maschi omosessuali)", ha spiegato Antonio Cristaudo, presidente del congresso dell'Adoi. "Qualsiasi rapporto vaginale, anale e orale non protetto tra partner non monogami - ha continuato - e' potenzialmente pericoloso per contrarre una MST. Stiamo assistendo anche ad una minore percezione del rischio HIV da parte della popolazione over 50 e anziana che riceve una diagnosi tardiva nei centri clinici come il nostro, nel 63 per cento dei casi (contro il 47 per cento dei piu' giovani) e con segni di infezione avanzata. Le ragioni? Mancanza di consapevolezza, sottostima del rischio, carenza di campagne di sensibilizzazione ad hoc su queste fasce trascurate della popolazione sessualmente attiva. Questo nonostante il beneficio dato dal trattamento precoce delle persone con l'infezione che limita molto la diffusione del virus ad altri soggetti e cronicizza la malattia". In totale sono 30mila i nuovi casi ogni anno in Europa e circa 3500 in Italia, e il trend non accenna a diminuire soprattutto in alcuni gruppi ad alto rischio sessuale. "Oggi l'aumento delle infezioni sessualmente trasmesse ci preoccupa non solo per le ripercussioni che queste hanno sul benessere del singolo individuo, sulla collettivita' e sui costi sociali che concentrano - ha precisato Massimo Giuliani, dell'Istituto Dermatologico San Gallicano - ma anche perche' questo aumento e' la spia di un abbassamento della guardia e della percezione del rischio soprattutto a in alcune fasce piu' vulnerabili della popolazione. Oggi sappiamo che tutto questo sta sostenendo soprattutto la circolazione dell'infezione da Hiv, che viene facilitata largamente dalle Mst. Infatti, siccome i guai non vengono mai da soli, i portatori di una Mst hanno un rischio aumentato tra le 2 e le 5 volte di contrarre a breve anche un'infezione da Hiv".

 

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