Costume

Sesso, italiani i più felici d'Europa. Ma cercano anche relazioni stabili

In Italia si pensa di più al sesso. Ma la maggior parte dei single cerca anche una relazione a lungo termine e lo fa sul web

Sesso, italiani i più felici d'Europa: pensano spesso al sesso e a trovare una relazione stabile

 
Cosa cercano in concreto i single europei? SpeedVacanze.it, il tour operator che ha inventato la formula dei viaggi per single, ha condotto una ricerca su scala europea che mette a confronto 3.200 persone di entrambi i sessi, di età compresa tra i 24 ed i 48 anni, in 8 paesi, includendo Austria, Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito, Svizzera e Spagna.
 
La maggior parte degli intervistati (54%) cerca una relazione a lungo termine e la stragrande maggioranza (88%) la cerca sul web.
 
Secodo quanto ha potuto appurare SpeedVacanze.it, gli italiani, gli spagnoli ed i francesi pensano di più al sesso, ma anche ad una relazione a lungo termine.
 
«A pensare di più al sesso sono gli italiani (80%) che si confermano così i più latin lover d'Europa, ma anche gli spagnoli (78%) ed i francesi (69%), seguiti da olandesi (58%), svizzeri (55%), austriaci (53%), tedeschi (52%) ed inglesi (48%)» puntualizza Roberto Sberna, direttore generale di SpeedVacanze.it.
 
Sul podio in quanto a desiderio di avere una relazione a lungo termine sono nuovamente gli italiani (72%), gli spagnoli (70%) ed i francesi (67%). Aspirazione che secondo questo sondaggio è invece meno importante per gli svizzeri (54%), gli austriaci (49%), gli inglesi (46%), gli olandesi (45%) ed i tedeschi (29%).
 
Gli italiani e gli spagnoli, inoltre, sono i più felici, gli inglesi i più frustrati. Secondo questa ricerca di SpeedVacanze.it, infatti, il 76% degli italiani, il 73% degli spagnoli, il 71% degli olandesi ed il 68% degli svizzeri dichiarano di essere felici. Mentre la percentuale è più bassa in Francia (54%) ed  in Austria (51%).
 
Decisamente infelici sono invece i single tedeschi ed inglesi: solo il 32% dei germanici si dichiara felice e la percentuale scende al 28% tra i britannici, che sembrano quindi essere i più «frustrati» di tutti.