Costume

Rivelare il tradimento alla moglie o al marito dell’ex amante è reato

"Confessare anonimamente a una moglie di essere stata l’amante del marito costituisce reato di molestie". Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 28493/2015,  che ha condannato in via definitiva una donna che con tre telefonate anonime aveva riferito alla moglie particolari dell’infedeltà coniugale e di altre situazioni simili del marito con altre donne. Una "sentenza rivoluzionaria", commentata dall’avvocato Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Associazione degli Avvocati Matrimonialisti Italiani.

"Il fenomeno di ex amanti che svelano sui social network o a mezzo  telefono relazioni con uomini o donne sposati non può non costituire reato, sia per molestie che per diffamazione. Tali comportamenti costituiscono sottili violenze che avvengono anche mediante la cosiddetta lettera anonima”, spiega Gassani.

E continua: "La legge e la giurisprudenza non avevano ancora individuato nel reato di molestie queste condotte, che spesso distruggono famiglie e danno il via a procedure di separazione o divorzio o addirittura a gesti violenti. In particolare, sui social network vengono scelleratamente diffuse notizie e immagini tese a screditare o a molestare persone che hanno allacciato relazioni extraconiugali".

Infine: "Questa sentenza farà da apripista rispetto alla scia notevole di iniziative giudiziarie che saranno intraprese da chi non solo ha subito il tradimento ma si trova a dover affrontare anche gli sberleffi dell’ ex amante del coniuge".