Turismo accessibile: Marmolada all’avanguardia
In cima alla Marmolada, il picco più alto delle Dolomiti, un convegno e un documento di intenti per il turismo inclusivo
Di Franca D.Scotti
Patrimonio mondiale Unesco da 10 anni.
Le Dolomiti possano vantarsi di questo titolo prestigioso e meritatissimo: 9 sistemi montuosi distribuiti su 5 province e 3 regioni.
Un “patrimonio di tutta l’umanità” che, per definizione, dovrebbe essere goduto da tutti e pienamente accessibile. Ma non è sempre così.
Le barriere da superare sono tante, non solo architettoniche, ma spesso anche psicologiche ed umane.
Davvero meritoria quindi l’iniziativa avviata dalla società Funivia Marmolada - Move to the Top e dal Consorzio turistico Marmolada, che ha raccolto ad un tavolo, per il convegno “Senza Limiti – Dammi un punto d’appoggio e ti scalerò la montagna”, vari soggetti del territorio, chiamati a collaborare ad un progetto comune.
A conclusione dell’incontro, svolto il 23 luglio a 3200 metri di altezza, davanti a un panorama mozzafiato di cime rosa e viola, ghiacciai e strade ferrate, si è giunti alla firma del documento di intenti, preludio a prossime azioni operative per facilitare il turismo accessibile.
Soprattutto in vista dei due appuntamenti dei Campionati mondiali di sci alpino 2021 a Cortina e delle Olimpiadi Milano Cortina 2026.
Non stupisce che l’iniziativa sia partita da funivia Marmolada, il potente impianto che da Malga Ciapela, a 1500 metri, nel comune di Rocca Pietore, porta con due enormi balzi a Punta Rocca, di fronte a Punta Penia di 3340 metri, il picco più alto di tutte le Dolomiti.
La funivia della Marmolada, di proprietà della famiglia Vascellari, a cui appartiene anche funivia Tofana di Cortina, é all’avanguardia da più di cinquanta anni per l’assenza di barriere architettoniche, il che consente a disabili in carrozzella di giungere agevolmente senza ostacoli fino alla splendida terrazza panoramica che si affaccia a 360° su un panorama infinito che spazia dal bellunese al Trentino.
Una funivia all’avanguardia, dunque, nella favorire l’accessibilità.
A questo ente capofila si sono aggiunti altri enti, condividendo in pieno l’esigenza di sensibilizzare l’opinione comune sul tema del turismo inclusivo verso ogni forma di disabilità.
Al tavolo della firma erano presenti ASSI Onlus, Fondazione Dolomiti UNESCO, Regione Veneto, Associazione Guide Alpine, ANEF, Società Marmolada, Consorzio turistico Marmolada, Collegio Regionale Maestri di Sci del Veneto, il Sindaco di Rocca Pietore.
Il convegno ha visto anche la presenza di due personaggi simbolo, Oscar De Pellegrin, campione paraolimpico pluripremiato e Moreno Pesce, che, amputato di una gamba, con la sua scalata in diretta sull’ultima parte del ghiacciaio fino a Punta Rocca, ha mostrato la tenacia di chi ha saputo reagire testardamente ad un incidente drammatico.
Grande testimonianza di forza di volontà, fiducia nei propri mezzi, obiettivi alti e speranza nel futuro.
Il messaggio che parte dal convegno sulla Marmolada e il documento “Articolo 3343. Dall’alto del futuro” invitano non solo ad essere più sensibili e proattivi sul tema del turismo accessibile, ma anche ad apprezzare quei tesori naturali di cui è ricco il nostro territorio.
Il territorio della Marmolada infatti offre notevoli spunti per un itinerario pieno di scoperte.
Il massiccio stesso non ha solo un valore naturalistico e geologico, ma anche un enorme valore storico. Basti pensare al Museo Marmolada Grande Guerra 3000, il museo multisensoriale e multimediale più alto d’Europa, collocato a Serauta, che con i suoi 300 metri quadrati di esposizione racconta la vita degli uomini in battaglia tra le rocce durante il grande conflitto del ‘15-‘18.
All’esterno si visitano i luoghi stessi della Grande Guerra: trincee, depositi, bocche d’artiglieria, posti di guardia.
Senza dimenticare il particolare affetto che riservò a questo gigante delle Dolomiti Papa Giovanni Paolo II, che arrivò qui più volte, anche nel 1979, quando andò a benedire la “Madonna delle Nevi“ nella Grotta scavata dagli Alpini.
Intorno lo spettacolo é vastissimo e si può godere in molti modi.
Per chi ha allenamento, bella l’escursione alla Malga Ombretta e al Rifugio Falier, il più alto raggiungibile a piedi: dalla terrazza tramonti viola sul Civetta, il Pelmo, l’Antelao.
Ai piedi della Marmolada una sosta da non perdere è quella nel delizioso borgo di Sottoguda, tra i borghi più belli d’Italia e l’unico delle Dolomiti: balconi fioriti, case in legno, pupazzi che ricordano gli antichi mestieri, i “tabiei”, tipici fienili e una chiesetta del Cinquecento.
Vicino il famoso Serrai era, fino all’anno scorso, un canyon protetto dall’Unesco attraversato da un pittoresco trenino. Dopo l’alluvione di ottobre 2018 é devastato e impercorribile, in attesa di un faticoso ripristino, a dimostrazione della fragilità di questo splendido territorio.
www.funiviemarmolada.com
www.museomarmoladagrandeguerra.com
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