Cronache

Ex Ilva, operaio licenziato da Mittal. "Giorgetti non l'ha incontrato. Grave"

Esponenti del mondo dello spettacolo e alcuni politici si sono ritrovati al sit-in per ribadire il no al 'licenziamento d'opinione'

Ex Ilva, Vianello: "Grave che Giorgetti non abbia incontrato l'operaio licenziato da Mittal".

Giovanni Vianello, il deputato tarantino del M5S, si è pronunciato sulla vicenda dell'operaio licenziato da ArcelorMittal per un post su facebook in cui invitava a vedere la fiction 'Svegliati amore mio' con protagonista l'attrice Sabrina Ferilli, richiamando al tema sull'inquinamento a Taranto, interpretato dalla Mittal come un attacco all'azienda. “È grave che il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti non abbia voluto incontrare Riccardo Cristello", commenta Vianello, "oggi in presidio davanti al Mise insieme ad alcune personalità del mondo dello spettacolo tra cui i registi della serie Simona Izzo e Ricky Tognazzi”. “La richiesta al ministro - che segue direttamente la vertenza - è arrivata da parlamentari di tante forze politiche: ci aspettavamo un segnale di vicinanza al lavoratore dopo l’atto intimidatorio dei vertici dell’azienda indiana: è evidente che quel licenziamento è un messaggio a tutti i lavoratori e questo non è accettabile” conclude.

Ex Ilva, il presidio al Mise a difesa del lavoratore licenziato per il post su facebook. 

Presidio dell'Usb davanti al ministero dello Sviluppo economico a difesa di Riccardo Cristello. Malgrado Ricky Tognazzi, regista della fiction, l'assessore di Taranto Francesca Viggiano e lo stesso Cristello siano rimasti fino all'ultimo al sit-in organizzato questa mattina dall'Usb a cercare di interloquire per un incontro al Mise, il ministro dello sviluppo economico Giorgetti non ha ricevuto l'operaio spiegando di avere impegni istituzionali inderogabili. "È molto grave - ha spiegato all' Adnkronos il senatore Gianluigi Paragone - perché Invitalia controlla l'ex Ilva e siede al fianco di ArcelorMittal e di fatto rischia di diventare compartecipe al licenziamento se non prende una posizione netta e chiara". Dopo le parole di vicinanza del ministro del Lavoro Andrea Orlando e dell'attrice Sabrina Ferilli, che si era detta disposta a pagare le spese legali per Cristello e uno stipendio, esponenti del mondo dello spettacolo e alcuni politici di maggioranza e opposizione si sono ritrovati questa mattina al sit-in per ribadire un fermo no a quello che definiscono 'licenziamento d'opinione' e difendere così la libera manifestazione del pensiero. "L'azienda - spiega Tognazzi - ha motivato il licenziamento sulla base dell'obbligo di fedeltà cui il lavoratore sarebbe venuto meno. Ma Cristello non ha attaccato ArcelorMittal e la fiction, di cui io sono regista, racconta una storia in cui non si fa riferimento all'azienda. Colpisce l'idea semmai che si affermi una logica per cui tu lavori se chiedi scusa, tu vieni reintegrato se abiuri".