Cronache

Aereo russo esploso sul Sinai. Isis mostra la bomba nascosta a bordo

"I crociati divisi dell'Est e dell'Ovest si credevano al sicuro sui loro aviogetti, mentre bombardavano vigliaccamente i musulmani del Califfato", si legge nel testo a corredo, "e cosi' la vendetta e' stata riscossa su coloro che si sentivano al riparo in cabina. Una bomba e' stata portata a bordo di nascosto, dopo che era stato scoperto il modo di compromettere le misure di sicurezza". "Cio'", prosegue 'Dabiq', "ha condotto alla morte di 219 russi e di altri cinque crociati, appena un mese dopo la sconsiderata decisione presa dalla Russia", cioe' appunto l'avvio dei raid aerei sul territorio siriano e in Iraq, scattati il 30 settembre, ufficialmente in funzione anti-Isis. Gli autori precisano che, oltre agli Usa o a ulteriori Paesi dell'Occidente in senso stretto, all'inizio si puntava ad attaccarne in alternativa anche altri, facenti comunque parte della coalizione internazionale guidata da Washington contro i jihadisti: quindi anche Stati arabi o musulmani, come per esempio la Giordania, il Marocco, gli Emirati o la Turchia.

Isis: uccisi in Siria prigionieri cinese e norvegese - Lo Stato Islamico ha ucciso i due prigionieri cinese e norvegese che aveva messo "in vendita" nelle scorse settimane. Il rapimento dei due uomini da parte degli uomini di Abu Bakr Al-Baghdadi in Siria era stato annunciato dallo Stato Islamico il 10 settembre scorso. L'uccisione dei due ostaggi viene confermata dal sito di intelligence Site e compare sulla rivista Daqib pubblicata nello Stato Islamico, la stessa che aveva dato la notizia del rapimento con le immagini dei due ostaggi nella tenuta gialla dei prigionieri dell'Isis e con appeso al collo in cartello "in vendita". Il prigioniero cinese era un consulente freelance di cinquanta anni residente a Pechino, di nome Fan Jinghui, mentre l'altro prigioniero proveniva da Oslo e si chiamava Ola Johan Grimsgaard-Ofstad, secondo le informazioni diffuse nel settembre scorso.

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