Cronache

Altavilla, lo scempio del castello normanno. Franceschini: “Non sapevo ma...”

di Antonio Amorosi

Votare serve ancora a qualcosa? Le sorti di un castello appeso all’inerzia delle istituzioni. L'ennesimo scempio sotto gli occhi di tutti in Campania

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Inchiesta di Panorama, settembre 2019

Diventa nuovo capo della Procura di Salerno il magistrato Giuseppe Borrelli. Viene aperta un’inchiesta giudiziaria

Chiamiamo il ministro Franceschini: “Non conoscevo questa vicenda ma interverremo”.

Intanto è nato un comitato di cittadini che presenta istanze al Comune e la richiesta d’intervento delle istituzioni.

Dopo alcune settimane dalla nostra chiamata il ministero dei Beni culturali risponde all’interpellanza degli onorevoli Vinci e Cantalamessa, ricostruendo gli abusi subiti dal castello normanno e rimarcando l’impegno del ministero a trovare sinergie per il ripristino della struttura. Nonostante gli interventi attuali è "un esempio estremamente interessante di palazzo fortificato".

E siamo nel 2021. “Ma a che serve denunciare? Tanto nessuno fa niente. Sembra un rudere, ormai. Chissà dov’è in questi casi il governatore De Luca!?”, si chiede Carmine. I cittadini neanche denunciano più.

I carabinieri del Nucleo tutela patrimonio di Napoli arrivano ad Altavilla, alcuni interventi dell’Arma avvengono sotto gli occhi della gente, come quello alla sede del Comune e al Castello stesso. Intanto sono passati 5 anni il 2 febbraio del 2021, vista l’inattività processuale al Tar, il ricorso della proprietà contro la Sovrintendenza viene dichiarato “perento”. In sostanza si deve ripristinare il bene come stabilito dalla Sovrintendenza.

Altra pioggia è caduta sul castello e altro tempo lo ha consumato e siamo arrivati ad oggi, alla vigilia delle elezioni e la situazione è cambiata ulteriormente.

Il testo unico in materia edilizia (Dpr 380/2001) permette al Comune di emettere un’ordinanza di demolizione degli abusi e il ripristino dello stato precedente. Se entro 90 giorni non accade, cosa molto probabile viste le condizioni del castello, il Comune può acquisirlo gratuitamente come patrimonio comunale.

Il prossimo 3 ottobre si vota per il sindaco e abbiamo chiesto ai due candidati, delle due liste civiche presenti, la loro posizione, visto che l’amministrazione passata non si era accorta di nulla, secondo quanto affermato dall’ex responsabile dell’ufficio tecnico Alessandro Fusco: “Non ce ne siamo accorti”, riferendosi agli abusi.

Francesco Cembalo, assessore uscente: “E’ nostra intenzione emettere l’ordinanza appena divento sindaco, se queste sono le condizioni”.

E perché non avete agito finora, visti anche i mancati controlli del Comune?

Cembalo: “Non abbiamo ricevuto input tecnici dagli uffici e avevamo timore di immetterci in una contesa giudiziaria. Ma se divento sindaco farà l’ordinanza”.

Enzo Giardullo, candidato sfidante: “Sì, assolutamente, prendo questo impegno se sarò sindaco. Già in passato ho proposto l’acquisto del bene”.

Intanto sullo sfondo del castello che si sgretola ogni giorno di più, pende l'indagine ancora aperta della procura della Repubblica di Salerno.

Dopo 16 anni cosa ha distrutto di più? La mano dell'uomo o l'inerzia delle istituzioni?