Cronache
"Baci sulla bocca e voleva rapporti a tre". Vaticano, il caso padre Rupnik
Nuovo scandalo nella Santa Sede, le accuse a carico del sacerdote-artista aumentano, sono nove le religiose che lo hanno denunciato
Scandalo padre Rupnik, gli abusi sulle suore e il giallo della scomunica
Un nuovo scandalo fa tremare il Vaticano. Padre Rupnik è accusato da nove suore di abusi. È destinato a crescere il polverone che si è alzato intorno alla parabola di padre Marko Ivan Rupnik, 68 anni, gesuita colto e carismatico, tra gli artisti cristiani più celebrati, autore - si legge sul Corriere della Sera - dei mosaici della Cappella Redemptoris Mater nel Palazzo apostolico vaticano e di altri in tutto il mondo, stimato dal Papa. Un caso esemplare di un tema taciuto, nella Chiesa, ancora più della pedofilia: gli abusi psicologici, di potere, spirituali e sessuali commessi dai preti sulle suore. Ma finora il Vaticano tace, anche perché la vicenda arriva a lambire lo stesso Papa Francesco, per via di una scomunica dichiarata e poi ritirata dall’ex Sant’Uffizio nel giro di neanche un mese.
Una religiosa, intervistata dal quotidiano Domani, sostiene che "la Chiesa e l’ordine dei gesuiti erano a conoscenza dei fatti sin dal 1994». Parla - prosegue il Corriere - delle manipolazioni di Rupnik: "La prima volta mi ha baciato sulla bocca dicendomi che così baciava l’altare dove celebrava l’eucaristia, perché con me poteva vivere il sesso come espressione dell’amore di Dio". E cita la richiesta "di avere rapporti a tre con un’altra sorella" a "immagine della Trinità". Il vescovo ausiliare di Roma Daniele Libanori — gesuita, inviato a indagare a Lubiana — ha scritto di "testimonianze sconvolgenti. La Chiesa e tutti noi vogliamo la verità".