Cronache

"Bandiera nazista in caserma? Fake news della sinistra". Parla Tonelli (Sap)

Gianni Tonelli (Sindacato Autonomo di Polizia): "La bandiera nazista nella caserma dei carabinieri? Fake news del partito dell'antipolizia"

"Chi di fake news ferisce di fake news perisce". Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), commenta con Affaritaliani.it il caso della bandiera appesa nella caserma dei carabinieri. "La verità è diventata un optional. C'è chi, come in queso caso, usa menzogne e qualsiasi altro artificio per attaccare gli avversari. E sulla vicenda della bandiera le esternazioni del centrosinistra le trovo del tutto sconclusionate e fuori luogo".

"Dobbiamo considerare responsabile di un crimine chiunque appenda in casa o in stanza la bandiera di Vittorio Emanuele II Padre della Patria, o di Nicola II zar di Russia, visto che il periodo storico è il medesimo rappresentato dalla bandiera, epoca di Guglielmo II, tanto contestata al Carabiniere di Firenze? Chi si è indignato deve spiegarmi che differenza c’è tra i periodi storico- politici in questione. Me lo devono spiegare", prosegue Tonelli.

"Questo dimostra la strumentalizzazione bieca, falsa e che in Italia ci sono 100 pesi e 100 misure", dice ancora Tonelli. "Se alcune persone minacciano uno schiaffo, vengono additate e criminalizzate, se altre disfano e distruggono città, nessuno dice nulla. Questo caso di Firenze è l’ulteriore conferma di 100 pesi e 100 misure in Italia, che portano a valutare qualsiasi cosa con occhiali muniti di lenti ideologizzate. Si parla di nazismo e fascismo e, io credo che chiunque non accetti le idee degli altri e molte volte tenti di prevaricare imponendo con la violenza la propria idea o servendosi del proprio potere, sia sostanzialmente un fascista, indipendentemente dalla bandiera dietro la quale si nasconde. Vorrei dire a Veltroni poi, che è anche fascista – conclude Tonelli – chi all’interno dello Stato reprime le libertà costituzionalmente garantite, magari con lo strumento del falso".

Secondo quanto dice Tonelli ad Affaritaliani.it, "alla base di questo polverone che è stato sollevato c'è il solito partito dell'antipolizia, permeato dal pregiudizio verso le forze dell'ordine. Un atteggiamento che raccoglie ancora sacche di consenso che in certi ambienti garantisce ancora un potenziale consenso elettorale".