Cronache
Bollette a 28 giorni, Consiglio di Stato: stop ai rimborsi fino al 31 marzo
Rimborsi congelati fino al 31 marzo prossimo in relazione alla questione delle bollette telefoniche a 28 giorni
Bollette 28 giorni: Consiglio Stato, stop rimborsi fino a 31 marzo
In relazione alla questione delle Bollette a 28 giorni, i rimborsi sono congelati fino al 31 marzo prossimo. La sesta sezione del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da Telecom, Vodafone, Fastweb e Wind contro la sentenza con cui il Tar del Lazio, nello scorso novembre, aveva annullato le multe inflitte dall'Agcom alle società ma confermato l'obbligo di rimborsare gli utenti entro il 31 dicembre 2018.
Palazzo Spada, nelle ordinanze pubblicate oggi, spiega che la decisione sullo 'stop' ai rimborsi fino al prossimo marzo è collegata al fatto che ancora si è in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza del Tar, di cui finora è stato reso noto soltanto il dispositivo.
Bollette 28 giorni: consumatori, rimborsi congelati? Ingiustizia
Una vergogna e un'ingiustizia: così i consumatori commentano la decisione del Consiglio di Stato di congelare i rimborsi agli utenti in attesa di conoscere le motivazioni del Tar Lazio.
"E' un'ingiustizia chiedere ai consumatori di attendere ancora", commenta Federconsumatori. "Comprendiamo, - aggiunge - ma non condividiamo, la scelta di opportunità valutata dal giudice amministrativo, ed esprimiamo il nostro profondo disappunto per una decisione che per l'ennesima volta prolunga, senza alcun senso, i tempi previsti per la restituzione agli utenti di cio' che hanno pagato sulla base di una modalita' di fatturazione illegittima. I consumatori, che a questo punto non vedranno risolta la questione anche ben oltre il 31 marzo 2019, sono stanchi di attendere che vengano riconosciute loro le giuste tutele e i rimborsi a cui hanno diritto".
Sulla stessa linea l'Unione Nazionale Consumatori. "Una vergogna nazionale", afferma il presidente Massimiliano Dona. "Non c'è limite al peggio, dopo il Tar ora ci si mette anche il Consiglio di Stato a sospendere un sacrosanto diritto dei consumatori: riavere quello che le compagnie telefoniche hanno indebitamente percepito violando le delibere dell'Authority", prosegue Dona. "Ancora una volta le compagnie senza alcun pudore si arrampicano sugli specchi cercando di rinviare i rimborsi dovuti agli utenti", conclude.