Cronache

Camorra, Cutolo fa paura anche da morto. Funerale blindato e in piena notte

Intanto va in pensione Capitano Ultimo, il carabiniere che catturò Totò Riina, infliggendo un duro colpo alla mafia

Camorra, Cutolo fa paura anche da morto. Funerale blindato e in piena notte

Raffaele Cutolo continua a far paura, anche da morto. Si è svolto in fran segreto e in piena notte il funerale del boss della Camorra che si era spento nei giorni scorsi nel carcere di Parma, dove si trovava da ben 28 anni sottoposto al 41 bis. La bara di don Rafaè è passata su strade blindate, - si legge su Repubblica - è stata scortata per settecento chilometri dalle volanti, attesa alle falde del Vesuvio da un imponente servizio d’ordine, composto di oltre cento tra poliziotti e carabinieri. Una “consegna” che lo Stato ha voluto anticipare di otto ore, per depistare eventuali spontanei omaggi all’uomo dei dieci ergastoli. E controllata all’arrivo, nel cuore di Ottaviano, da un maggiore dell’Arma che della cappella di famiglia, e di tutte quelle attigue, come delle strade a ridosso della cittadina, aveva controllato ogni angolo: prima di dare l’ok alla benedizione consumata in forma privatissima. Con buona pace delle associazioni umanitarie che protestavano. Poteva sembrare uno dei tanti, ma tornava in un carro Mercedes da 200mila euro l’irriducibile Raffaele Cutolo, trascurabile lusso dell’ultimo viaggio. È finito a riposare accanto a suo figlio e in mezzo a rivali e nemici.

Intanto, si congeda uno dei simboli della lotta alla mafia, va in pensione il Capitano Ultimo, il carabiniere artefice della cattura del boss Totò Riina. Era il 15 gennaio 1993 e Sergio De Caprio, nome in codice Ultimo, divenne il capitano, dal volto coperto dal mephisto, - prosegue Repubblica - che diede il via alla riscossa dello Stato dopo le stragi del ’92. Una data impressa nella lotta alla mafia ma anche l’inizio di uno dei più grandi misteri italiani: la mancata perquisizione del covo del capo di Cosa nostra. Adesso il colonnello dal volto celato va in pensione e, nell’era dei social, l’annuncia proprio lui con un tweet nel giorno del suo sessantesimo compleanno: «Oggi pensione e fine servizio. Nell’ultimo giorno le mie lacrime e il mio sorriso alla bandiera di guerra dell’Arma dei carabinieri. Al popolo italiano tutta la mia vita». Dall’anno scorso De Caprio è assessore regionale della Calabria con delega all’Ambiente.