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Carcere, 17enne evade dall'istituto minorile. L'allarme dei sindacati

Di Redazione Cronache

La fuga nel pomeriggio al culmine di una settimana di caos nel carcere minorile del Pratello

Carcere, 17enne evade dall'istituto minorile del Pratello. L'allarme dei sindacati: "E' un colabrodo"

Nuova evasione di un detenuto dalle carceri colabrodo del Paese. Questa volta è successo all’istituto penale per minorenni di Bologna. Nel pomeriggio, un detenuto di origine tunisina, in custodia cautelare da meno di un mese, compirà 18 anni ad agosto, mentre era al cortile passeggi ha fatto perdere le proprie tracce. Si presume che abbia scavalcato prima la recinzione dei passeggi e poi il muro perimetrale del penitenziario, approfittando della circostanza che non fossero stabilmente presidiati per la cronica carenza di donne e uomini della Polizia penitenziaria. Subito sono scattate le ricerche da parte della stessa Polizia penitenziaria e delle altre forze dell’ordine, ma sinora senza esito”. Lo dichiara Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.

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“Ogni giorno, tra morti, suicidi, omicidi, violenze di ogni genere, stupri e molto altro ancora, viene certificato il fallimento del sistema carcerario, che si tratti del circuito destinato agli adulti o di quello riservato ai minori poco cambia, se non il fatto che in quest’ultimo settore sia ancora più grave. Eppure, dal Governo non si muove un dito, con il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, che annuncia decreti per velocizzare non si sa bene cosa, ma incedendo con la rapidità di un bradipo. E pensare che pare abbia avuto persino l’ardire di paragonarsi a Churchill. Non oso immaginare cosa sarebbe accaduto se questo Guardasigilli avesse avuto un qualche ruolo nella Seconda guerra mondiale”, afferma il Segretario della UILPA PP.

“Se alla premier, Giorgia Meloni, sta davvero a cuore l’esecuzione penale, specie quella inframuraria, avochi a sé la materia e convochi una riunione straordinaria del Consiglio dei Ministri per decretare il deflazionamento della densità detentiva, sono 14.500 i detenuti oltre i posti disponibili, rimpinguare gli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di 18mila unità, e promuovere riforme strutturali. Ogni giorno che passa la disfatta aumenta”, conclude De Fazio.