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Caso Resinovich, ecco la verità di Claudio Sterpin: “Anni per inghiottire un suicidio inesistente”
Dopo l'indagine su Sebastiano Visintin, l'affettuoso amico di Liliana si scatena: “Ha un segreto e se lo racconta ci va di mezzo”

Caso Resinovich, ecco la verità di Claudio Sterpin: “Anni per inghiottire un suicidio inesistente”
Altro che suicidio di Liliana Resinovich sul quale si indaga da tre anni: “Ci hanno fatto un danno – tuona addolorato l'affettuoso amico della donna, Claudio Sterpin – ci hanno fatto attendere, tentando di farci inghiottire un inesistente suicidio”.
Sempre più giallo e Sterpin sempre più duro
Con le indagini che ora puntano sul marito Sebastiano Visintin, la fine della donna trovata nel bosco, diventa sempre più giallo e le dichiarazioni di Sterpin sempre più pesanti.
Sterpin, perché il marito di Liliana potrebbe aver taciuto la verità?
“Bisognerebbe chiederlo a lui... Se hai un segreto, se tieni un segreto per te perché se lo racconti ci vai di mezzo... l'intelligenza uno la trova quando nasce, si chiama acume e io temo di averne”.
Ma l'idea che lei si è fatto sulla fine di Liliana è sempre la stessa?
Senta mi tormentano da giorni chiedendo cosa penso e cosa dico, l'unica idea che ho è che il marito non può sapere. E ora basta, non parlo più”.
Sergio Resinovich: "Liliana lo ha mantenuto per una vita, non voleva andasse via"
Il movente della morte di Liliana Resinovich è soprattutto economico. Ne è convinto il fratello Sergio. “Sebastiano – ha detto al Gr 3 del Fvg – non ha mai lavorato, è stato mantenuto da mia sorella per tutta la vita e quindi non voleva assolutamente che lei andasse via da casa”.
Mentre la polizia di Trieste sta analizzando i tantissimi oggetti che sono stati sequestrati nell’abitazione di Sebastiano Visintin – in particolare un maglione giallo e guanti di colore arancione indossati nel giorno della scomparsa della moglie - nessun provvedimento è stato ancora preso dagli inquirenti nei suoi confronti.
In attesa dell'interrogatorio
Da Foro Ulpiano dove si trovano tribunale e procura giuliana, non trapela alcuna indiscrezione, mentre si apprende dai legali difensori di Visintin – ora indagato per l’omicidio volontario della moglie - che non sarebbe stata emessa alcuna convocazione per un interrogatorio del loro assistito. Sebastiano intanto si è chiuso in queste ore un insolito riserbo e da ieri ha risposto soltanto a pochissime persone tra le tante che lo hanno cercato, giornalisti soprattutto, senza rivelare però quando ha intenzione di far ritorno a Trieste da Tarvisio dove ha trascorso il week-end.