Cronache
Cellulare alla guida, rivoluzione: patente sospesa e multa raddoppiata
Tempi duri per chi usa il cellulare mentre guida
Tempi duri, anzi durissimi, per chi usa il telefonino mentre guida l'auto. E' infatti in arrivo un giro di vite contro chi usa il cellulare al volante: le polemiche suscitate dalla cosiddetta "linea morbida" e dalla mancata risposta all'appello della Polizia Stradale ha prodotto risultati. La novità più importante è sicuramente la sospensione della patente già alla prima infrazione, oltre al raddoppio delle contravvenzioni. Chi verrà sorpreso la prima volta mentre usa il telefonino alla guida dovrà pagare una sanzione che va da 160 a 640 euro e per chi viene preso la seconda volta da 320 a 1.282 euro.
La sospensione per la patente sarà immediata: da 1 a 3 mesi per chi viene multato la prima volta e in caso di recidiva si arriva da 2 a 6 mesi. Più la decurtazione di 5 punti la prima volta, che diventano poi addirittura dieci.
La Commissione Trasporti di Montecitorio ha inserito un ementamento alle modifiche del'articolo 173 del Codice della Strada che rende di nuovo (prima questa modifica c'era ma era stata stralciata) più dura la pena per chi guida mentre usa il telefonino.
“In Commissione - spiega lo stesso Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera nonché relatore del testo - abbiamo pressoché ultimato l’esame degli articoli e degli emendamenti di una legge che ho ritenuto di presentare, alla luce delle diverse emergenze in tema di sicurezza stradale: poche e urgenti modifiche al Codice della strada per contrastare gli incidenti e i comportamenti più rischiosi”.
“L'emendamento – continua Meta – è stato appena presentato in un clima di piena condivisione, per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida. Il nuovo testo segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l’intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani”.
“L’innovazione tecnologica – conclude – deve essere sempre uno strumento per migliorare la sicurezza in automobile, come dimostrano le norme, anch’esse contenute nella legge in esame, sull’obbligo di dispositivi antiabbandono dei bambini. Quando invece le tecnologie diventano un fattore di distrazione, come testimoniano gli studi recenti sulle cause degli incidenti stradali, bisogna avere il coraggio di rispondere con una norma choc come questa".