Cronache
Chi era il Ewald Kühbacher, il killer suicida di San Candido: appassionato di armi, schivo e solitario
Il 49enne che tra il 17 e il 18 agosto ha ucciso il padre e una vicina di casa è morto all'ospedale di Bolzano: si era sparato alla gola
Bolzano: chi era l'uomo che ieri si è barricato in casa e ha ucciso se stesso, il padre e una vicina
Ewald Kühbacher è morto ieri, domenica 18 agosto, nell’ospedale di Bolzano dopo essersi sparato alla gola. Prima, però, aveva fatto tremare la piccola comunità di San Candido, in Val Pusteria (Bolzano), luogo in cui viveva con il padre 90enne. L’incubo era iniziato nella notte tra il 17 e il 18 agosto, quando Kühbacher si era barricato nella sua abitazione e aveva ucciso prima l’anziano genitore e, poi, una vicina di casa, Waltraud Jud. Infine, aveva cominciato a sparare a raffica contro i pompieri e i militari arrivati sul posto dopo l’allarme lanciato dai vicini. La Protezione civile aveva avvertito i residenti della zona di non lasciare le loro case e aveva anche sospeso le fermate di treni e autobus che potevano far avvicinare turisti e cittadini al luogo della sparatoria. Kühbacher è stato fermato grazie all’intervento del Gis, il gruppo di intervento speciale mandato da Roma. Sono riusciti a entrare nel condominio e poi nel suo appartamento, trovandolo in gravi condizioni dopo essersi sparato un colpo alla gola. Poche ore dopo, l'uomo è deceduto in ospedale. Le motivazioni del folle gesto sono ancora da chiarire. Intanto, però, emergono dettagli su chi era Ewald Kühbacher e come era visto dalla comunità di San Candido.
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Chi era Ewald Kühbacher
Ewald Kühbacher, 49 anni, viene descritto come un tipo solitario, taciturno e con pochi rapporti al di fuori di quello con il padre 90enne, di cui si occupava in quanto semi-invalido. Stando a quanto detto dai vicini di casa, come riportato sul Corriere della Sera, Kühbacher era appassionato di pistole e fucili. Il padre, ex guardiacaccia, deteneva una collezione personale di armi, tutte detenute legalmente. Con queste avrebbe ucciso il genitore e la vicina, Waltraud Jud, e avrebbe sparato dalla mansarda della sua abitazione contro qualsiasi cosa e persona lo infastidisse. Senza alcun apparente motivo.
Ewald Kühbacher e tutta la sua famiglia vengono descritti come riservati, “persone che amavano stare per contro proprio”, si legge sul Corriere. Lui era “una persona schiva, ma tranquilla”, che rispondeva al saluto, ma che si faceva i fatti suoi. Il 49enne killer-suicida non sembrava avere problemi di salute, né disturbi psichici. Infatti, non seguiva alcuna terapia. Non aveva legami sentimentali e conduceva una vita anonima. Aveva lavorato prima come guardia giurata e poi come panettiere. Dopo il licenziamento, Kühbacher aveva deciso di dedicarsi solo ed esclusivamente al padre. Ha un fratello, anche lui residente a San Candido e altrettanto schivo. Il parroco del paese conosceva i Kühbacher solo di vista perché “non frequentavano molto la comunità”.
Le vittime: Hermann Kühbacher e Waltraud Jud
Ewald Kühbacher non ha ucciso solo se stesso e il padre, ma anche Waltraud Jud. Se il primo era un uomo anziano, infermo, costretto a letto e bisognoso di cure costanti, la seconda era una donna di 50 anni molto ben voluta dalla comunità di San Candido. Lavorava per la società FTI, l’azienda locale di teleriscaldamento termoelettrico dal 2012. Era sposata con il dirigente della banda musicale di San Candido di cui lei era segretariae faceva anche parte dell’Associazione turistica di San Candido che promuove eventi dall'estate del 2015. Con questa, Jud si era anche occupata di organizzare e rallegrare musicalmente il giubileo locale del 2019.