Cronache
Chiesti 1 anno e 9 mesi per i coniugi Renzi per false fatture
Il pubblico ministero Christine Von Borries ha chiesto una condanna a un anno e nove mesi per Tiziano Renzi e Laura Bovoli. I genitori di Matteo Renzi, al processo per le fatture false in corso nel capoluogo toscano. Due sono le società coinvolte la Eventi 6 e la Party entrambe con sede a Rignano sull'Arno, paese in cui vivono i genitori del senatore di Italia Viva. Lo stesso pm ha chiesto la condanna a due anni e tre mesi per il terzo imputato, l'imprenditore Luigi Dagostino. Per lui, assieme alle false fatture viene contesta anche la truffa. D'Agostino era amministratore della Tramor che si occupava della gestione di un outlet a Barberino del Mugello (Firenze). L'imprenditore avrebbe incaricato Party ed Eventi 6 di studi di fattibilità per un punto di ristorazione nell'outlet.
Durante la sua requisitoria al processo per false fatture che vede imputati Tiziano Renzi, la moglie Laura Bovoli e l'imprenditore Luigi Dagostino, il Pm Christine Von Borries ha ricostruito anche una serie di incontri avvenuti tra magistrati e politici con il tramite di Renzi e Dagostino. Incontri che, secondo l'accusa, s'intreccerebbero con i pagamenti ai Renzi delle due fatture oggetto del processo (una da 20mila euro, l'altra da 140 mila, più Iva). L'incontro che il magistrato pugliese Antonio Savasta ebbe, su sua richiesta, con Luca Lotti, annotato anche nell'agenda dell'imprenditore Dagostino, sarebbe avvenuto nello stesso giorno, il 17 giugno 2015, in cui avviene anche il pagamento alla Party dei Renzi della fattura da 20 mila euro. Altri incontri, secondo la ricostruzione del pubblico Ministero, s'intersecano in quell'estate in cui, il 22 luglio, viene pagata alla Eventi 6 anche la seconda fattura per consulenza: uno con il senatore PD Nicola Latorre e uno con il sostituto procuratore generale di Bari, Bottazzi, tutti alla presenza sia di Tiziano Renzi che di Dagostino.