Cronache
Cognati uccisi a Sant’Antimo, la sub cultura della prevaricazione a ogni costo
L'opinione di Elisabetta Aldrovandi*
A parte la motivazione del suocero il problema di fondo è quella ricorrente sub cultura che insegna a riparare i torti, veri o presunti, con la violenza
Importanza relativa ha il fatto che, in entrambi i casi, i presunti assassini resteranno in carcere per il resto della vita o per buona parte di essa. Importanza massima ha, invece, l’ergastolo del dolore causato alle vittime: ai genitori e ai fratelli di Giulia, a quattro nipoti privati della mamma o del papà, e a un marito e una moglie rimasti improvvisamente vedovi per mano del proprio padre. E questo è un fatto che difficilmente troverà soluzione. E riparazione.
*Presidente dell’Osservatorio Nazionale Sostegno Vittime