Cronache

Concorsopoli nel Lazio, il vizietto Pd: anche nel 2012 l'infornata di amici

Agli atti del Senato un'interrogazione che ricostruisce una “grande abbuffata” del 2012 della Provincia di Roma guidata da Zingaretti. Nomi e cognomi eccellenti

Concorsopoli alla Regione Lazio: Nicola Zingaretti si è dichiarato all'oscuro del pasticcio della graduatoria di Allumiere ma a leggere le carte del 2012, quando era presidente della Provincia di Roma, sembra che il Pd abbia il vizietto di cavalcare i concorsi per trovare lavoro a parenti, amici e persino ai figli degli amici.

Agli atti del Senato c'è infatti un'interrogazione dell'allora senatore leghista Alberto Filippi che ricostruisce con nomi e cognomi una vicenda molto simile a quella di Allumiere. I fatti enunciati da Filippi si riferiscono a due diversi concorsi banditi dalla Provincia di Roma, guidata da Nicola Zingaretti, per 15 posti da istruttore amministrativo e 20 posti da operatore nei centri di formazione. L'interrogante è persona attenta e scopre che la graduatoria post concorso, ha fatto sì che le poche assunzioni diventassero una “grande abbuffata”. Scrive: “Le graduatorie relative ai due concorsi sono state utilizzate fino al giugno del 2012 e così gli istruttori amministrativi effettivamente assunti sono passati da 15 a 147 e gli operatori di formazione da 20 a 77;di buona parte di questi contratti di assunzione beneficerebbero vincitori di concorso legati direttamente o indirettamente da parentela con dirigenti della Provincia, sindacalisti, personale delle segreterie politiche e politici”.

Nomi e cognomi, nei quali c'è persino la signora Budoni, segretaria dello stesso Zingaretti che sarebbe riuscita col concorso a trovare lavoro alla giovane figlia Sara.

Ancora si legge nell'interrogazione: “Tra gli istruttori amministrativi figurerebbero infatti Maria Teresa Giuliano, figlia di un sindacalista della Uil, Sara Fratoni, figlia della dottoressa Maria Budoni, a sua volta segretaria del Presidente della Provincia Nicola Zingaretti, Eleonora Formaggi, figlia di un rappresentante sindacale unitario (Rsu) della Cgil eletto nella Provincia di Roma, Valerio Vanzo, figlio del proprietario del ristorante tavola calda Bibo Bar, luogo frequentato da dirigenti e politici della Provincia, Marta Loche, figlia del segretario dello scomparso ex Presidente della Provincia, Fregosi, Carlo Carrino, figlio di un dirigente della Provincia, Raffaello Toppi, figlio di un dirigente della Provincia, Eleonora Socci, figlia di un altro sindacalista della Provincia, Andrea La Spina della Cimarra, figlio del capo del cerimoniale del Campidoglio al tempo del Sindaco Walter Veltroni; tra gli operatori dei centri di formazione risulterebbe di nuovo Marta Loche, ma anche Andrea Alfarone, figlio di un componente della segreteria del consigliere regionale Bruno Astorre; comparirebbero anche altri nominativi recanti lo stesso cognome di ben noti politici romani e laziali, riguardo ai quali, però, l'interrogante non ha avuto il tempo di accertare effettivi legami di parentela, come Assogna Giovanni, Petrella Sergio, Bianchini Lucia, Armeni Elisabetta, Cosentino Danilo, Rossodivita Veronica, Di Stefano Eleonora, Bafundi Chiara”.

Infine, “comparirebbero inoltre, tra gli assunti come operatori dei centri di formazione, numerosi congiunti di semplici dipendenti della Provincia, come Valeria Pompi, moglie di un dipendente, Monica Miriello, sorella di un dipendente, Alessio Ilari, figlio di un dipendente, Manuela Pisciarelli, figlia di un dipendente e sindacalista della Uil, Giorgia Sanetti, figlia di un dipendente, Olimpia Prosperini, cognata di un dipendente sindacalista della Cisl; allo stesso modo si troverebbero, tra gli istruttori amministrativi, Diana Toscano, figlia di un sindacalista della Cgil, Simona Cavallaro, figlia di un dipendente della Provincia, Federica Piccini, figlia di un dipendente della Provincia, Chiara Grimaccia, figlia di un ex dipendente della Provincia, ed infine Chiara Capitani, figlia di un dipendente della Provincia”.

La conclusione dell'ex senatore Filippi, eletto a Vicenza ma molto attento e documentato sulle vicende romane, è di peso e ricorda molto quello che accaduto nei mesi scorsi col concorso di Allumiere. “In generale sembrerebbe quindi che le due graduatorie concorsuali abbiano premiato, per singolare coincidenza, concorrenti apparentati con personalità riferite all'organico della Provincia o alla classe politica della medesima istituzione, con l'eccezione del figlio del titolare del bar che si trova davanti a Palazzo Valentini”.

Insomma, le “coincidenze” attraverso le quali generazioni di esponenti vicini al Pd, dipendenti pubblici e amici degli amici hanno quasi una ragione storica. E Zingaretti probabilmente non sapeva nulla neanche nel 2012. Da segnalare che l'iter della dell'interrogazione risulta “ancora in corso”.

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