Confindustria di Caserta, via al restauro dei giardini di fronte la Reggia
Aziende del territorio, tra cui Getra, Ferrarelle, Proma, Firema e Pineta Grande, finanziano la valorizzazione di una delle piazze più grandi del mondo
Confindustria Caserta, Agenzia del Demanio e Comune di Terra di Lavoro danno il via alla riqualificazione dei giardini antistanti la Reggia di Caserta, nella piazza più grande in Italia e fra le più grandi al mondo.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di migliorare l’immagine di quella che è una delle piazze più importanti di Italia, che si estende dall’ingresso principale della splendida Reggia di Caserta, per 130.000 metri quadrati. Il progetto, promosso da Confindustria Caserta, è sostenuto e finanziato dalle aziende del territorio Boston Tapes, Eurogiardinaggio, Getra, Gruppo Boccardi, Firema Titagarh, Ferrarelle, Landolfi e Traettino costruzioni, Proma, Pineta Grande, scese in campo con lo scopo comune di contribuire alla rivalutazione della città e delle sue bellezze. I lavori di rivalorizzazione, che avranno una durata complessiva di circa 18 mesi, saranno effettuati dall’azienda Eurogiardinaggio, specializzata nel restauro di giardini storici e nella realizzazione di grossi impianti a verde pubblico.
L’intervento di bonifica dei giardini di Piazza Carlo III, rientra nell’azione più ampia avviata da Confindustria Caserta per ridare slancio all’immagine del territorio, volontà già manifestata attraverso la recente iniziativa promossa dal Comitato Tecnico Rebranding del Territorio intitolata “Fuori casa sei ancora a casa”.
“Piazza Carlo III c’era, c’è e vuole continuare ad esserci, ma nella sua veste migliore”, commenta il presidente di Confindustria Caserta, Luigi Traettino. “Interventi di questo tipo sono necessari; abbiamo una responsabilità nei confronti del nostro patrimonio artistico e culturale, simbolo della nostra storia”.
Cristiano Paduano, ad di Boston Tapes S.p.A.
“La Boston Tapes SpA e la sua controllante Novacel SA, entrambi appartenenti al gruppo mutlinazionale francese Chargeurs, nell’ambito di un processo di sempre maggiore integrazione con il territorio, hanno deciso di aderire al “progetto Piazza Carlo III” ritenendolo di particolare importanza locale ed internazionale. La Reggia di Caserta e il suo parco, inseriti nella World Heritage List dell'Unesco nel 1997, sono certamente due gioielli di ineguagliabile splendore, grazie ai quali si racconta la storia e si rende l’arte visibile al mondo. In quanto tali vanno preservati!
Ci auguriamo che questa interessante iniziativa promossa da Confindustria Caserta possa essere presto seguita da necessari ed auspicabili interventi di ripristino e valorizzazione di carattere pubblico.”
Antonio Maisto, di Eurogiardinaggio
“L’azienda non poteva non essere presente ad un’iniziativa di tale importanza come partnership e sponsor del recupero e manutenzione dei giardini di Piazza Carlo III di Caserta. La nostra specializzazione e sensibilità nei confronti della Reggia di Caserta quale Bene Storico e Architettonico riconosciuto come patrimonio dell’umanità ci motiva in modo concreto a offrirci come braccio operativo nella cura delle aiuole storiche di Piazza Carlo III. Attività queste che in passato Eurogiardinaggio svolgeva anche per altri siti storici campani tutelati dal MiBact”.
Ludovica Zigon, direttore commerciale del Gruppo Getra
“L’adesione di Getra al progetto "Giardini di Piazza Carlo III" si iscrive nel solco del sostegno alle iniziative più interessanti e meritorie che il Gruppo persegue anche con la Fondazione Matching Energies.
La nostra partecipazione a questo progetto è una conferma del forte orientamento dell'azienda nel fornire contributi attivi alla crescita sociale e culturale del territorio in cui opera ed in particolare alla conoscenza del patrimonio artistico e culturale di Caserta e della sua provincia.
Credo che da oggi possiamo scrivere un nuovo capitolo del racconto di un Mezzogiorno che sa recuperare i valori fondativi della sua storia e si fa carico di valorizzare compiutamente le proprie origini. Perché questo è un presupposto ineludibile per poter cogliere, con tenacia e con fiducia, le sfide del futuro”.
Rosa Boccardi, Grand Hotel Vanvitelli.
“Il gruppo BGA ed in particolare il Grand Hotel Vanvitelli opera da oramai 20 anni nel settore turistico della provincia di Caserta. Crediamo pertanto di conoscere le potenzialità del nostro territorio, potenzialità non ancora interamente espresse ed ancora ben lungi dall’esserlo. Negli ultimi anni per la Reggia è stato fatto un lavoro egregio e pur con le maggiori difficoltà del caso il nostro vuole essere un gesto che sia al tempo stesso un appello affinché’ venga fatto lo stesso per l’esterno del Palazzo, per quello che è il primo colpo d’occhio del turista. Il nostro vuole essere un segnale, partire da questo per cominciare a ragionare nell’ottica di una città attraente che sia orgogliosa di se stessa. Non è detto che l’offerta debba organizzarsi in maniera sistematica. Spesso, in più’ operatori contemporaneamente, sia pubblici che privati, dei meccanismi di consapevolezza scattano spontaneamente grazie a piccoli segnali.
Ci si dà da fare quando si capisce che è il momento buono per muoversi e noi crediamo che questo lo sia. Nella scelta di un turista riguardo ad una località, per bellezze naturali e culturali si intendono anche paesaggi urbani ben tenuti, costruiti in modo equilibrato, puliti e ordinati. I turisti tedeschi, ad esempio, mettono tra i primi posti nelle loro scelte turistiche, l’elemento ordine e pulizia. La piazza Carlo III, il primo colpo d’occhio, una piazza concepita da Vanvitelli per essere la rappresentazione della grandiosità, non può prescindere da queste considerazioni”.
L’azionista, nonché presidente della Società Titagarh Firema S.p.A., Umesh Chowdhary, ha piacere di partecipare a questa iniziativa perché si è sentito molto bene accolto dalla Comunità Casertana e perché vuole essere sempre più parte integrante della stessa e del territorio.
Michele Pontecorvo Ricciardi, vicepresidente Ferrarelle spa. “La nostra terra è il vero motore della nostra attività di imbottigliatori, per questo il sostegno al territorio in diverse forme e modalità è per noi uno dei cardini della responsabilità sociale d’impresa. Siamo perciò lieti di rinnovare questo nostro impegno partecipando al progetto di riqualificazione dei giardini di Piazza Carlo III, vetrina internazionale per la città di Caserta, e siamo ancor più lieti di farlo in sinergia con altre aziende casertane che, come noi, vogliono svolgere un ruolo attivo per lo sviluppo e la valorizzazione del proprio territorio”.
Beniamino Schiavone, vicepresidente clinica Pineta Grande.
“Piazza Carlo III rappresenta la prima suggestione che si incontra visitando la Reggia di Caserta, accompagnando il visitatore all’ingresso della maestosa opera realizzata da Vanvitelli, uno dei più bei siti artistici al mondo.
L’attuale stato di abbandono della piazza, oltre a essere un biglietto da visita inadeguato per i turisti, non rende giustizia al reale valore di questo territorio a cui apparteniamo che si è sempre contraddistinto per la sua operosità tanto da guadagnarsi la denominazione di Terra di Lavoro, e per questo motivo con piacere abbiamo accolto l’invito a partecipare all’operazione di riqualificazione dei giardini della piazza, nonostante operiamo in un settore, la sanità, che poco ha in comune con i beni culturali.
La ripresa di tutta la nostra Provincia, di cui la Reggia né è l’emblema, non può non puntare sulla leva del turismo ed operazioni come queste sono la testimonianza della necessaria collaborazione che deve essere messa a sistema tra l’amministrazione statale e i privati.”
Cav. Nicola Giorgio Pino, Gruppo Proma.
“Bisogna risvegliare il senso di appartenenza e di identità con il nostro territorio. La riqualificazione dei giardini in Piazza Carlo III costituisce un’importante ed inequivocabile testimonianza di vitalità imprenditoriale, che conferma il ruolo attivo della classe di imprenditori di questa provincia. È un bene che le imprese collaborino con spirito sociale a queste iniziative, per ripristinare, con spiccato e alto livello di funzionalità, il decoro adeguato alla prima area industriale del Mezzogiorno. Oggi è necessario sburocratizzare tutti quei processi che rallentano lo sviluppo della nostra città, unendo le forze del pubblico e privato, per raggiungere così risultati concreti in tempi più rapidi”.
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