Consip, 'abbiamo in mano Renzi'. "Pressioni su altri magistrati?"
L'ex premier: fuori le chat del Noe
Matteo Renzi passa al contrattacco sul caso Consip e chiede che venga pubblicato tutto. La vicenda ha ancora diversi lati oscuri e non chiari ed è evidente che il leader dem si augura che possa essere un'arma da utilizzare nel corso della prossima campagna elettorale per le elezioni politiche. "Non apro bocca sulla legge sulle intercettazioni. Ma io spero che venga pubblicato tutto sulla vicenda Consip. Sono convinto che la verità venga fuori e sto facendo di tutto perché se ne parli, anche quando i giornalisti non vogliono. Il tempo è galantuomo, la verità verrà fuori". Così il segretario del Pd Matteo Renzi, intervistato a Radio Capital. Il segretario del Pd aggiunge: "Vedremo cosa verrà fuori dalla chat dei Noe, vedremo se qualcuno ha fatto pressioni su altri magistrati per dire 'abbiamo in mano Renzi'. Siccome ritengo che su questa vicenda ci sia stato un assoluto scandalo, non solo non voglio abbuiarla, ma voglio metterci sopra un faro grande come una casa".
M5S, Renzi reticente, dica quando ha saputo di inchiesta Consip
"Renzi cominci a dire quando è venuto a conoscenza dell'inchiesta Consip. Su questo, il segretario del Pd, è ancora reticente. E' inutile che affermi che si deve pubblicare tutto sulla torbida vicenda, in cui sono indagati anche il padre e il fidatissimo ministro dello Sport, quando lo stesso ex Presidente del Consiglio non smentisce le parole di Filippo Vannoni che, davanti ai magistrati, ha detto che Renzi era stato messo a conoscenza delle indagini sul cerchio magico". E' quanto affermano in una nota congiunta i parlamentari del MoVimento 5 Stelle delle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato, che aggiungono: "Siccome Matteo Renzi non ha mai smentito l'amico Vannoni, dobbiamo dedurre che, nella fuga di notizie, sia coinvolto anche il segretario del Pd che, sulla vicenda, continua a mostrare un colpevole silenzio".