Cronache
Coronavirus, Burioni:"Viene dal pipistrello,non è stato creato in laboratorio"
Il professore del San Raffaele smentisce con forza l'ipotesi che sia stata opera dell'uomo
Coronavirus, Burioni:"Viene dal pipistrello, non è stato creato in laboratorio"
Il Coronavirus fa sempre più paura, in Italia e nel Mondo. Ma da dove arriva? Negli ultimi giorni si sono diffuse in rete tante ipotesi. Il professor Roberto Burioni, virologo e ormai volto noto della tv smentisce con forza l'ipotesi circolata. "Questo virus non è stato creato dall’uomo", spiega al Corriere della Sera. Il video che ha fatto scattare l'allarme è stato quello riproposto da un servizio di un programma Rai del 205, Leonardo, che parlava di un esperimento di coronavirus iniettato sui topi e preso da un pipistrello, che avrebbe potuto provocare una pandemia. Ma non c’è nessuna relazione fra i due - spiega Roberto Burioni, professore di Microbiologia e Virologia all’Università Vita- Salute San Raffaele di Milano. "Quello che hanno fatto i ricercatori nel 2015, pubblicando il loro studio su Nature, è stato prendere un coronavirus di topo, metterci dentro un pezzo di coronavirus di pipistrello (ma l’impalcatura del virus è rimasta quella del topo) per dimostrare la pericolosità di questi virus, tentare di capire in vitro i meccanismi attraverso i quali possono passare dagli animali all’uomo e, soprattutto, studiare la possibilità di mettere a punto vaccini efficaci per i coronavirus.
Conoscendo la sequenza di un virus, e noi conosciamo quella di Sars-Cov-2, è possibile dire esattamene da dove viene, e sappiamo che viene dal pipistrello e non dal topo, come invece quello di quel laboratorio. Quando avremo a disposizione più sequenze, potremo stabilire anche il momento nel quale il virus è passato all’uomo e quando e da dove è arrivato in Italia. "Far circolare illazioni come questa, e molte altre, in questo momento è gravissimo" aggiunge Burioni al Corriere della Sera. "Non abbiamo ancora una terapia e un vaccino contro questo virus, che è contagiosissimo e che dà una sindrome la cui gravità è ormai sotto gli occhi di tutti".