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Cronache
David Rossi, si insedia la commissione. La pista del killer delle prostitute

Morte David Rossi, tutto quello che ancora non torna e i documenti tenuti nascosti

Non sono bastati 11 anni per mettere la parola fine su una delle vicende più oscure degli ultimi tempi, la morte di David Rossi. Il manager di Mps è stato trovato senza vita sull'asfalto, dopo un volo dalla finestra del suo ufficio a Siena. Era il 6 marzo 2013. Quasi in concomitanza con quel triste anniversario si insedia oggi la Commissione d'inchiesta parlamentare (l'ennesima), per provare a far luce su quella morte misteriosa. Domani sera invece alle 19 a Piazza Santi Apostoli di Roma - si legge su Il Giornale - si terrà un flash mob organizzato dai familiari ripercorrerà quei terribili momenti. "Il fatto che venga istituita il 5 marzo mi pare il classico modo per rimediare a una serie di ritardi - è lo sfogo di Carmelo Miceli, ex deputato Pd e legale della vedova di Rossi, Antonella Tognazzi e della figlia di lei, Carolina Orlandi - per un anno è stata ferma e nessuno ci ha dato gli atti che abbiamo chiesto. Cosa non di poco conto perché anche il tempo è un nemico".

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Alla dinamica della caduta e alle strane ferite incompatibili col suicidio, nei giorni scorsi si è aggiunta - prosegue Il Giornale - l’ipotesi che a far cadere David Rossi sia stato il killer delle prostitute Giandavide De Pau, alla sbarra per l’omicidio di tre donne uccise il 17 novembre 2022 a Roma, che nel 2019 davanti ad alcuni ufficiali di polizia giudiziaria si sarebbe autoaccusato della morte dello stesso Rossi: "L’ho ucciso io", la frase contenuta in un modello 45 (fatti non costituenti reato) taciuto alla famiglia, ai legali e a uno "stupito e amareggiato" Pierantonio Zanettin, che da presidente della commissione li aveva richiesti tutti alla Procura.

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