Cronache

Denise Pipitone, nuove rivelazioni: "Ora la magistratura riapra il caso"

di Alessandro Grandi

L'ex procuratore Alberto Di Pisa: "Sono convinto che il fatto sia maturato in famiglia". Tra omissioni e "buchi", dopo i media intervengano i giudici

D'altronde la dott.ssa Maria Angioni, Pubblico Ministero che si occupò del caso prima dell'alternanza di ben 11 pm, aveva rilasciato nei giorni scorsi alcune dichiarazioni bomba: dal sospetto che gli indagati potessero essere stati avvisati delle indagini dall'interno della Magistratura, alla presenza dei Servizi Segreti che aleggiava intorno all'inchiesta, fino alla possibilità che Denise possa essere stata vittima di un sequestro commesso da professionisti del crimine, forse un'organizzazione mafiosa.

Ovviamente, a questo punto si dovrebbe procedere d'ufficio, ascoltando le motivazioni che hanno portato la Dott.ssa Angioni a dire certe cose. In ogni caso gli interrogativi sul caso restano davvero tanti. Perché ad esempio gli indagati sarebbero stati informati di avere i telefoni sotto controllo? Perché ci sarebbe stato l'interessamento dei Servizi Segreti sul caso? Perché da come è stata descritta la vicenda le forze dell'ordine non vedevano di buon occhio il lavoro della Pm? Queste sono domande a cui finora nessuno ha dato risposta.