Cronache
Disabilità, intervista a Stefano Pietta: creatore della radio web Steradiodj
La storia di Stefano Pietta, diplomato tecnico della gestione aziendale e fondatore di Steradiodj, emittente che parla ogni giorno di temi inclusivi
"Ci convivo serenamente e sono felice solo per il fatto di essere venuto al mondo. E' la mia caratteristica e non mi pone limiti come molti potrebbero pensare anzi, mi rimetto in gioco giorno dopo giorno. Del resto se il Signore ha deciso questo per me, vuol dire che devo affrontare la vita cosi, con quello che ho. Fare il contrario a cosa servirebbe ?"
Ti sei mai sentito discriminato?
"Non mi è mai capitato anche se si sente spesso parlare di bullismo e di discriminazione soprattutto a scuola. Forse sono stato fortunato o probabilmente un po' sono stato bravo anche io nell' approccio con le persone, hanno capito come dovevano comportarsi e relazionarsi con me. C'è però parecchio da fare ancora nel nostro paese, bisogna soprattutto sperare che la mentalità della comunità si evolva, è questa la barriera principale".
Se tu potessi rivolgerti ad un esponente dell' attuale Governo, cosa gli suggeriresti per perfezionare la qualità della vita di un diversamente abile?
"Difficile risponderti. Non credo di essere la persona giusta, non mi sento nessuno. Se però posso essere d' aiuto, penso che per quanto riguarda l' aspetto pratico sicuramente bisognerebbe abbattere il pìù possibile le barriere architettoniche, potenziando così l' accessibilità di alcune ubicazioni di cui una persona ha bisogno per vivere una vita normale. Sui mezzi pubblici, ad esempio, non c'è ancora un numero sufficiente di pedane utili per le carrozzine o banalmente per i passeggini. Le location per i concerti poi non sempre dispongono di strutture adeguate per ospitarci e a volte sono troppo distanti dal palco, questo non ci consente di vivere l' evento a pieno. Potrei farti tanti altri esempi...In Italia di concreto bisogna fare ancora molto".
Nel 2013 crei Steradiodj.
"Ho pensato innanzitutto che ci fosse tanto bisogno di parlare di 'sociale' e di 'disabilità'. Quindi, chi poteva farlo meglio di me? Ho creduto che la mia esperienza, arrivando attraverso la mia voce, sarebbe entrata più rapidamente nel cuore lasciando così qualcosa in più. L'idea principale è stata questa, ma la più importante è stata quella di ampliare la sfera dei miei contatti, un modo per cercare compagnia e per potermi relazionare con il mondo esterno".
Cosa rappresenta per te la radio?
"E' linfa vitale. Mi permette di esprimere liberamente i miei concetti, le mie idee, le mie opinioni anche tramite le interviste che conduco".
La gestisci autonomamente o ti aiuta qualcuno?
"Sono solo. Della messa in onda, della scelta dei brani musicali, degli ospiti da intervistare e dei canali social me ne occupo io. Sono stato aiutato da un mio amico nella realizzazione del sito e nel collegamento dei vari cavi causa la mia manualità ridotta".
Com' è organizzato il palinsesto?
"La web radio è fruibile 24/24. Conduco in diretta tutti i giorni, dal tardo pomeriggio a sera alternando momenti musicali a quelli di puro intrattenimento. Quando non riesco ad essere in consolle ho una regia automatica che manda musica o altro materiale registrato".
Come possono gli ascoltatori interagire con Steradiodj?
"Possono farlo andando sul sito www.steradiodj.it oppure scaricando l' app gratuita 'Steradiodj' su qualsiasi dispositivo mobile, ed è possibile seguirmi anche sui miei profili social sia come 'Stefano Pietta' che come 'Steradiodj".
E nel tempo libero cosa ti piace fare?
"Prendo parte alle conferenze stampa collegate alla radio oppure vado ai concerti da spettatore. Mi piace molto anche stare in famiglia".
Che rapporto hai con loro?
"Ho due genitori che adoro. Mia mamma Piergiuseppina, e mio papà Giuseppe, sono per me tutto. Se non ci fossero non riuscirei nemmeno ad alzarmi dal letto e godermi la vita da un' altra prospettiva. La mia giornata non inizierebbe. Ho anche due sorelle, Chiara ed Elisa, che in base ai loro impegni, vengono e farmi compagnia insieme ai miei cinque nipoti".
Sono loro che ti accompagnano ai concerti?
"Il più delle volte sono i miei genitori, ma non possono farlo sempre perciò avrei un desiderio che spero possa raggiungere qualcuno. Mi piacerebbe che ci fossero persone disposte ad occuparsi di me alternandosi a loro quando mi affaccio al mondo esterno, ma è davvero molto difficile".
Cosa vedi nel tuo futuro?
"Vorrei proseguire la mia mansione di telelavoratore, amo tantrismo ciò che faccio. Per quanto riguarda la radio mi piacerebbe ampliare la programmazione ed offrire, a chi mi ascolta e a chi mi segue sui social, contenuti sempre più efficaci che possano suscitare interesse".
Quali sogni hai nel cassetto?
"Il più grande sarebbe quello di poter incontrare ed intervistare Papa Francesco, mentre nel mondo dello spettacolo ci sono due attrici/conduttrici desidererei conoscere e sono Claudia Gerini e Vanessa Incontrada...chissà se un giorno...".
Sei un esempio di vita. Che messaggio vorresti trasmettere a chi nei 'problemi risolvibili' vede 'problemi insormontabili'?
"Alzatevi ogni giorno e ponetevi un obiettivo. Sicuramente non cancellerà le vostre difficoltà, ma quantomeno le accantonerà. I momenti di sconforto ci saranno ogni tanto, vale anche per me, ma vi garantisco che avere uno scopo nel quotidiano vi aiuterà tantissimo".
Quella di Stefano è la storia di un vero guerriero, un ragazzo speciale che aggiunge valore alle nostre vite, basta conoscerlo.