Cronache
Dna e codice genetico, arriva l'algoritmo biologico che ripara danni e default
Ecco la “cassetta degli attrezzi” con cui il corpo si auto-ripara: la scoperta del ricercatore, medico e docente Pier Mario Biava
Dna, il codice della vita non è genetico ma epigentico: il telecomando è in mano a noi. La scoperta
E se fosse possibile avere la “cassetta degli attrezzi” con cui il corpo si auto ripara? Riprogrammare le cellule come se fossero un software? Ci sono voluti 30 anni a Pier Mario Biava, ricercatore, medico, docente, con decine di pubblicazioni su Pubmed e su altre testate riconosciute dalla comunità scientifica internazionale, per creare quello che potremmo definire un algoritmo biologico. Una sorta di codice che, messo nel corpo attraverso semplici integratori, gli consente di usare la sua naturale intelligenza e riparare i danni.
Con implicazioni immense non solo in ambito anti age, dove la promessa è la rigenerazione dei tessuti, ma altresì in campo neurologico. Il dottor Biava è stato uno dei primi, tanti anni fa, a capire ciò che oggi risulta noto a tutti: gran parte dell’espressione genetica dipende dall’ambiente. Nasciamo con un patrimonio ereditario ma i fattori immutabili sono solo il 2%.
“Il DNA è come il disco rigido di un computer, siamo noi a dargli il programma”, spiega il dottor Biava, che ha iniziato le sue indagini su quella che oggi viene definita epigenetica quando, appena laureato con specializzazioni in medicina del lavoro (Padova) ed igiene (Trieste) aveva osservato come il corpo sia in grado di proteggere l’embrione nei primi tre mesi di vita.