Don Euro, rinviato a giudizio il vescovo di Massa
Tentata truffa e appropriazione indebita
Nei guai il vescovo per colpa di don Euro e per non aver saputo dire di no a certe pressanti richiesto. E' stato rinviato a giudizio il vescovo della diocesi di Massa Carrara e Pontremoli Giovanni Santucci. Le accuse sono quelle di tentata truffa e di appropriazione indebita. Il caso è legato alla vicenda di don Luca Morini, il sacerdote che rastrellava elemosine e donazioni del fedeli e le spendeva, secondo le accuse, in incontri gay con escort e in alberghi di lusso, in cene di lusso, in viaggi in giro per l'Europa. I fedeli delle varie parrocchie in cui era stato destinato lo avevano soprannominato non a caso don Euro. A lui i soldi non bastavano mai abituato com'era alla bella vita e a fingere di essere quel che non era, cioè a seconda delle occasioni un magistrato, un medico, un imprenditore per fal colpo sugli escort che si procacciava. Il parroco sotto accusa per truffa ed estorsione, è stato sospeso alcune settimane fa dal Vaticano. Saranno una ventina gli escort che saranno chiamati a testimoniare in aula a Massa il 13 giugno prossimo. Il rinvio a giudizio del vescovo è stato deciso dal gup e va detto che la posizione del prelato è marginale, come ha detto il procuratore Aldo Giubilaro, rispetto a quella dell'ex parroco.
I reati contestati a monsignor Santucci riguardano un premio assicurativo che don Euro voleva più alto. Per questo aveva cominciato a tempestare di chiamate il vescovo e il vescovo aveva ceduto facendo pressioni a sua volta sul medico che doveva definire lo stato di salute del sacerdote. Il punteggio più alto nella malattia corrispondeva a un assegno mensile più robusto da parte dell'assicurazione. L'appropriazione indebita invece riguarda mille euro di elemosine che dalla diocesi sono finite nelle tasche di don Euro tramite monsignor Santucci. Il gup ha deciso anche per il rinvio a giudizio per l'ex sacerdote Emiliano Colombi che ora insegna religione in una scuola media in provincia di Lucca e che è accusato di riciclaggio per aver riscosso diversi assegni da parte di don Euro. I due si erano conosciuti in seminario e Colombi era quasi intimidito dal sacerdote, obbidiva, di lui si fidava. Adesso però anche Colombi è nei guai. La pm Alessandra Alessandra conforti e i carabinieri di Massa hanno lavorato per oltre un anno per ricostruire i movimenti di don Euro, per trovare i riscontri sui viaggi, i pernottamenti in compagnia di escort in alberghi a cinque stelle, le cene a base di caviale e champagne, quella vita dispendiosa finanziata da inconsapevoli fedeli che facevano offerte e piccole donazioni. Migliaia di pagine in cui si leggono truffe ai danni di parrochiani, estorsione nei confronti del vescovo e delle suore di Casa Faci a Massa costrette a pagare 400 euro per non vedersi cancellata una messa in suffragio per una sorella defunta. Don Euro che non si è presentato all'udienza premilinare (rinunciando così a rito abbreviato e benefici), andrà a processo anche lui il 13 giugno. La pm Alessandra Conforti chiederà di unificare i procedimenti.