Cronache

Dossieraggio, 230mila atti scaricati da Striano: oltre 10mila al giorno. Caccia ai mandanti

di redazione cronache

Si teme che possano essere molti di più di quelli scoperti, spuntano altri accessi illeciti sul ministro della Difesa Crosetto

Dossieraggi, parte la caccia ai mandanti. Potrebbero essere milioni i file scaricati

Il caso dei dossieraggi si allarga, l'inchiesta del Procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone sta facendo emergere migliaia di nuovi file abusivi scaricati. I numeri sono impressionanti e la sensazione è che non sia finita qui. Dagli archivi della Direzione nazionale antimafia e da altre banche dati riservate e collegate, il tenente della Guardia di finanza Pasquale Striano - riporta Il Corriere della Sera - avrebbe scaricato oltre 200 mila documenti in tre anni, fra il 2019 e il 2020. Un numero che si aggiunge ai 30 mila del biennio successivo, affiorati fin qui nell’indagine sui presunti dossieraggi avvenuti dietro lo scudo della Dna. Gli "accessi ritenuti non autorizzati e quindi abusivi", precisa il procuratore di Perugia Raffaele Cantone, si moltiplicano quasi per dieci e riguardano anche nomi nuovi rispetto a quelli già emersi: personaggi politici e non, ritenuti "di interesse".

Leggi anche: Dossieraggio, udienza rinviata: la procura di Perugia deposita nuovi atti

Al Tribunale del Riesame sono state depositate due informative delle Fiamme gialle, con un’analisi accurata degli accessi effettuati dal tenente Striano. Dalle quali risulta, per esempio, - prosegue Il Corriere - che in un solo giorno l’investigatore scaricò oltre 10 mila file; un dato macroscopico e difficilmente giustificabile con la normale attività lavorativa del tenente. I difensori di Striano e Laudati, hanno chiesto l’inammissibilità delle produzioni dell’accusa, chiedendo comunque un rinvio per poterle esaminare. L’udienza è stata aggiornata al prossimo 12 novembre quando il Tribunale scioglierà la riserva sull’accoglimento delle nuove prove. Dalle indagini, intanto, spuntano nuovi accessi abusivi riguardanti il ministro della Difesa Guido Crosetto. Ora è partita la caccia ai mandanti.