Cronache
Il capo dell'esercito italiano: "Prepariamoci al peggio, la situazione in Africa sarà presto un grosso problema"
Il capo di Stato Maggiore, Carmine Masiello, parla di ritorno al passato e lancia un allarme sugli equilibri mondiali
Guerra, il capo di Stato Maggiore dell’esercito italiano lancia l'allarme
Le guerre in Ucraina e Medio Oriente rischiano di allargarsi ulteriormente e la situazione a livello internazionale resta critica. Il nuovo fronte che si è aperto con l'incertezza sulla Siria, dopo la conquista del Paese da parte dei ribelli guidati da Al-Jolani, preoccupa. Il capo dell'esercito italiano avverte sugli attuali fragili equilibri mondiali: "Oggi - spiega Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Carmine Masiello, a La Repubblica - bisogna prepararsi all’ipotesi peggiore. È un ritorno al passato, perché quando mi sono arruolato eravamo formati alla prospettiva di un conflitto totale. Oggi però ci vogliono militari diversi: le guerre attuali mettono in discussione lo stereotipo del militare come figura improntata alla rigidità".
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Secondo il generale Masiello "lo sforzo più significativo che stiamo facendo è pensare a quali saranno le sfide dei prossimi 15-20 anni. Lavoriamo su due binari: reazione e proattività. Bisogna reagire all’Ucraina e prepararsi all’Africa. Penso che sarà un problema grosso. La sfera del nostro interesse nazionale, il cosiddetto Mediterraneo allargato, si spinge fino al Sahel".
Masiello parla di necessità di cambiare la cultura dell'Esercito: "Dobbiamo uscire dall’approccio degli ultimi venti anni che era quello dell’approntamento, ossia della preparazione in vista di una specifica missione in Libano o altrove. Il cambio degli scenari mondiali impone di essere pronti all’ipotesi peggiore: avere la capacità di fronteggiare situazioni nuove e quindi pensare fuori dagli schemi. Ad esempio in addestramento bisogna imparare a sbagliare: gli errori sono costruttivi".