Cronache
Fondazione Open: aumentano i capi d'accusa. Ora si indaga anche per corruzione
Non solo finanziamento illecito, negato il trasferimento dell'inchiesta da Firenze
Fondazione Open: aumentano i capi d'accusa. Ora si indaga anche per corruzione
Nuovi guai per la Fondazione Open di Matteo Renzi. Non soltanto finanziamento illecito. Nell'inchiesta fiorentina, adesso - si legge sul Fatto Quotidiano - s’indaga anche per corruzione. In sostanza qualcuno, finanziando la fondazione, avrebbe corrotto persone legate a Renzi e alla sua fondazione. I nomi dei presunti corrotti e corruttori sono per ora coperti dal segreto istruttorio. A dare notizia della nuova ipotesi di reato è proprio l’ufficio guidato da Giuseppe Creazzo, motivando il rigetto della richiesta, avanzata da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi, di trasferire il fascicolo. La procura fiorentina ha contestato la richiesta di un cambio di sede, adesso è probabile che i legali di Renzi ricorrano al procuratore generale della Cassazione.
S’indaga - prosegue il Fatto - per un reato più grave, la corruzione appunto, che però non viene contestata né a Renzi né a Boschi. La precisazione della procura getta così una nuova luce sull'inchiesta che riguarda la fondazione Open, la cosiddetta “cassaforte” renziana, che dall ’accusa viene considerata una “articolazione” di partito. Nell ’indagine risultano iscritti per finanziamento illecito anche l’ex ministro Luca Lotti, Marco Carrai e l’ex presidente di Open, l’avvocato Alberto Bianchi, che hanno fatto parte del cda della fondazione. I nomi degli indagati per corruzione sono al momento coperti dal segreto istruttorio e non è escluso che si tratti di una ipotesi di reato valutata dalla procura di Firenze nelle ultime settimane.