Cronache
Genova, 21enne si suicida in carcere. Indagati due agenti della penitenziaria
Il detenuto aveva già tentato di togliersi la vita. Possibili errori nella sorveglianza. Il sindacato degli agenti: "Lasciati soli, manca personale"
Genova, dramma in carcere: detenuto si uccide. La Procura indaga due agenti
Ennesima tragedia in carcere, questa volta a togliersi la vita a Marassi (Genova) è stato un ragazzo di 21 anni, ma la vicenda è un giallo perché per questo suicidio sono stati iscritti nel registro degli indagati due agenti della polizia penitenziaria. La Procura vuole capire se ci sono stati errori nella sorveglianza, visto che il detenuto aveva già cercato di uccidersi. "Un pericolo per sé e per gli altri". Il giudice, quando il ragazzo si era presentato in tribunale, - riporta La Repubblica - aveva sottolineato il pericolo che potesse rappresentare questo detenuto e la direzione del carcere di Marassi aveva deciso di non metterlo in una sezione comune, ma nel centro clinico. Eppure non è bastato: Amir Dhouiou si è impiccato in bagno, dove non ci sono telecamere.
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Mentre sono al vaglio, dunque, le eventuali responsabilità degli agenti, il sindacato Uil nel dare la notizia degli indagati lancia un comunicato durissimo. Per Fabio Pagani, segretario Uilpa, "la Polizia penitenziaria non può continuare a essere lasciata sola con i suoi appartenenti costretti, loro malgrado, ad affrontare procedimenti penali e disciplinari andando incontro di tasca propria a spese legali unite a ripercussioni negative sullo stipendio e sulla carriera anche dopo molto tempo".
Il sindacato Uilpa nel suo duro comunicato entra ancora di più nello specifico: "Quattro suicidi a Marassi nel 2024 , 14mila detenuti in più, 18mila unità del Corpo di Polizia penitenziaria in meno, omicidi, risse, rivolte, aggressioni, traffici illeciti, disorganizzazione imperante. Questo il contesto in cui si opera".