Cronache
Giù le mani dai medici o i medici mettano giù le mani (e non soccorrano più)
Il caso dei medici aggrediti al pronto soccorso di Foggia rappresenta una nuova vetta di inciviltà. Avanti così, la sanità pubblica resterà senza professionisti
Giù le mani dai medici o i medici mettano giù le mani (e non soccorrano più)
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Mentre l'Italia dibatteva (ormai è finita pure questa, per fortuna), dell'inutile caso Boccia-Sangiuliano, a Foggia è successo qualcosa di gravissimo e purtroppo di ormai consueto in tutta Italia: i medici del pronto soccorso sono stati aggrediti dai parenti di una donna che è morta dopo un intervento d'urgenza. C'è pure questo video che gira, con i dottori asserragliati in uno stanzino mentre decine di parenti facevano "una Gomorra", come ha avuto modo di raccontare, vantandosene, una di loro.
A Foggia raggiunte nuove vette di inciviltà
Un tempo questo non sarebbe mai successo. Dalla notte dei tempi i medici non sono riusciti a salvare i fratelli, le sorelle, i figli e i padri. Dalla notte dei tempi si piangono gli affetti che la scienza, e gli errori degli uomini, giacché i medici non sono supereroi, non è riuscita a salvare. Eppure adesso abbiamo raggiunto una nuova vetta di inciviltà. Gente che aggredisce tutti perché aspetta il proprio turno per ore, e aspetta per ore perché semplicemente non ci sono dottori, e non ci sono soldi, e i medici di base si sono dati alla macchia. E aggredendo i sanitari pensa che passerà prima la prossima volta, che dovrà aspettare di meno, senza capire che invece così fa in modo che pure quelli che ancora resistono a lavorare in prima linea penseranno "ma chi me lo fa fare?", e andranno magari a ricollocarsi in qualche clinica privata che li paga meglio. E possono tornare tranquilli dalle loro famiglie tutte le sere senza beccare calci schiaffi pugni.
A furia di delegittimare tutto e tutti...
La verità è che l'opera di delegittimazione di tutto e tutti, a causa in particolare dei social network, continua. I politici sono tutti ladri, gli avvocati ti fanno finire in carcere, i giornalisti dicono bugie, i medici ti fanno morire. E gli idraulici sono incompetenti, gli statali rubano lo stipendio, gli insegnanti fanno troppe ferie. Su ognuno c'è qualcosa. Finisce ovviamente che se tutti sono pessimi, siamo tutti pessimi. E non c'è più rispetto per nessuno.
E dopo Foggia le violenze in ospedale non si fermano
Tornando all'ospedale di Foggia, semplicemente, bisognerebbe chiudere tutto fin quando i parenti della povera deceduta non si recheranno in ginocchio a chiedere scusa a quei medici. Pronto soccorso chiuso fino a pubbliche scuse. Invece no. Non è successo nulla. Anzi, qualcosa è successo: due nuovi casi di violenza in ospedale, con idioti che danno in escandescenze e picchiano infermieri e dottori. Di male in peggio.