Cronache
Guerra Russia-Ucraina, il direttore Perrino a Ore14: “Tragico gioco di potere"
Il direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino è intervenuto a Ore14 parlando di guerra in Ucraina, del caso Resinovich e della donna uccisa a Lentini
Guerra Russia-Ucraina, Perrino: “Un tragico gioco di potere, bisogna ragionare sugli effetti”
Nell’appuntamento di oggi Ore14, il programma diretto da Milo Infante su Rai2, è tornato sulla guerra in Ucraina e sui temi più caldi della cronaca nazionale: dalla vicenda di Liliana Resinovich al più recente caso di accoltellamento di una donna a Lentini (Siracusa), che vede indagato il marito. Tra gli ospiti in studio anche il direttore di Affaritaliani.it, Angelo Maria Perrino.
Tra i temi relativi alla guerra, ce n’è uno che, in particolare, interessa da vicino gli italiani: il costo elevato delle bollette e il caro carburante. In un post pandemia già complicato, si inseriscono le conseguenze economiche della guerra russo-ucraina. “Già li vediamo gli effetti, reali e indotti da speculazione. In generale, la guerra porta solo distruzione. Ho come la sensazione che l’Ucraina sia solo il teatro in cui i grandi della terra hanno scelto di regolare i conti tra di loro. La guerra non finirà finché agli oligarchi del mondo non sarà conveniente. Sono tragici giochi di potere, dove è riduttivo valutare chi tra Zelensky e Putin ha ragione. Bisogna ragionare sugli effetti”, ha detto il direttore Perrino.
Lentini, accoltellata in casa sua: parla il marito della vittima
Nel corso della puntata si è affrontata anche la vicenda di Naima Zahir, la donna trovata morta in casa sua, a Lentini (Siracusa). È attesa per oggi l’autopsia mentre, in serata, gli agenti della polizia torneranno sul luogo per verificare la presenza di tracce ematiche con il luminol. Secondo gli investigatori è esclusa opzione di suicidio, versione invece confermata dal marito della donna. L’uomo, unico indagato, ha rilasciato un’intervista confessando di aver estratto il coltello conficcato nel collo della moglie e di aver pulito il sangue sul pavimento prima di chiamare i soccorsi.
Per il direttore Perrino, "il pulire il sangue come prima reazione è sintomatica di un uomo che ha qualcosa da nascondere. Capisco perchè sia indiziato. Su di lui hanno probabilmente più di un elemento, altrimenti a fini investigativi avrebbero tenuto d’occhio anche il figlio”.
Lilly Trieste, Perrino: “L’autopsia rafforza la pista del suicidio”
Ore14 non ha spento i riflettori sul caso di Liliana Resinovich. Attualmente, la pista del suicidio resta la più seguita dagli inquirenti: sul corpo della donna non ci sono segni di violenza, ma si attende l’esito degli esami tossicologici.
Perrino sottolinea come l'autopsia rafforzi la pista del suicidio. "È un elemento di cui tener conto", spiega. "Essere insofferente verso il marito o verso la vita?" Si chiede il direttore riflettendo sulla fine di Liliana. "Potrebbe aver deciso di farsi da parte. Perché escluderlo?”. Il caso si è colorato di giallo dopo le diverse versioni raccontate dal marito Sebastiano Visentin e dopo i racconti di Claudio Sterpin, amico "speciale" di Liliana. “Nella prima fase di questa indagine avevamo gli occhi puntati su Sebastiano, non è emerso nulla di concreto. Ora, ci siamo spostati su Claudio. Alla fine credo prevarrà l’ipotesi di suicidio”, scandisce il direttore Perrino. Ipotesi che sarebbe confermata dalle analisi per estrapolare le tracce di dna, precedentemente rinvenute sul luogo del ritrovamento. Gli inquirenti sono sempre più convinti dell’archiviazione per suicidio.