Cronache

Il Papa alla messa delle Palme: "Anche io ho bisogno che Gesù mi accarezzi"

Bergoglio davanti a 30mila fedeli celebra la messa delle Palme. Il primo incontro pubblico dopo il ricovero al Gemelli di Roma

 "Mai, prima di allora, aveva chiamato il Padre con il nome generico di Dio. Per trasmetterci la forza di quel fatto, il Vangelo riporta la frase anche in aramaico: «Elì, Elì, lemà sabactàni?»; è l’unica, tra quelle dette da Gesù in croce, che ci giunge in lingua originale e che troviamo sia in Matteo sia in Marco. L’evento è dunque reale e l’abbassamento è estremo: il Signore arriva a soffrire per amore nostro quanto per noi è difficile persino comprendere. Vede il cielo chiuso, sperimenta la frontiera amara del vivere, il naufragio dell’esistenza, il crollo di ogni certezza: grida “il perché dei perché”. "Perché? Perché, Dio, Perché?".

"Oggi non è un spettacolo, ognuno si dica ‘Lo ha fatti per me’", ha avveretito Bergoglio, "Si è fatto solidale con noi fino al punto estremo, per essere con noi fino in fondo. Perché nessuno di noi si possa pensare solo e irrecuperabile. Ha provato l’abbandono per non lasciarci ostaggi della desolazione e stare al nostro fianco per sempre. Fratello, sorella, l’ha fatto per me, per te, perché quando io, tu o chiunque altro si vede con le spalle al muro, ci sia speranza".    

Quindi "da lì dischiude la speranza che non delude. Sulla croce, infatti, mentre prova l’estremo abbandono, non si lascia andare alla disperazione, ma prega e si affida. Si consegna nelle mani del Padre, anche se lo sente lontano. Nell’abbandono si affida. Non solo: nell’abbandono continua ad amare i suoi che l’avevano lasciato solo e perdona i suoi crocifissori". "Cristo abbandonato ci smuove a cercarlo e ad amarlo negli abbandonati", ha aggiunto, "Perché in loro non ci sono solo dei bisognosi, ma c’è Lui, Gesù abbandonato, Colui che ci ha salvati scendendo fino al fondo della nostra condizione umana", ha chiosato il Papa. 

Il Papa celebra la messa della domenica delle Palme: il video