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Cronache
Incendi: appiccavano fuoco, sgominati volontari vigili fuoco. INTERCETTAZIONI

Incendi: VVFF indagati, "loro sanno che abbiamo dato fuoco"

"Loro sanno tutto, sanno che abbiamo dato fuoco". Era questo il commento dei 15 volontari dei Vigili del Fuoco che, condotti negli uffici della polizia di Ragusa, venivano intercettati in alcuni colloqui tra loro ammettendo le circostanze di cui erano accusati e scambiandosi reciproche accuse, relative al periodo 2013/2015. Le indagini della polizia erano mirate a chiarire il motivo di eventuali richieste simulate. Nel distaccamento dei Vigili del fuoco di Santa Croce Camerina (Ragusa) prestavano servizio, suddivisi in 4 turni, decine di volontari e tra gli altri i 15 indagati tutti nella stessa squadra. Anche se volontari, gli uomini del distaccamento percepiscono delle indennita' ma solo quando effettuano gli interventi, diversamente, se restano presso la caserma, non hanno diritto ad alcun rimborso. La prima anomalia riscontrata che ha permesso l'avvio delle indagini era da individuare sul numero degli interventi effettuati dal turno "D". Rispetto agli altri volontari, gli indagati operavano per 3 volte in piu'. A dispetto di 40 interventi di una squadra, loro ne effettuavano 120, creando malumore per alcuni e volonta' di aggregarsi in altri, cosi' da ottenere piu' denaro. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile, con l'aiuto dei Vigili del Fuoco, hanno permesso di appurare quale fosse il modus operandi del gruppo criminale. I componenti del turno "D" agivano mettendo in pratica tre modalita': la prima era quella di simulare degli interventi mediante segnalazioni inesistenti alla centrale operativa del 115. La seconda chiedere "aiuto" a parenti ed amici, ottenendo cosi' segnalazioni da parte loro del tutto inesistenti, cosi' da percepire le indennita' previste per gli interventi. La terza e piu' grave tipologia di truffa ai danni dello Stato era quella di appiccare incendi a cassonetti e terreni.

Incendi: volontari VV.FF. appiccavano fuoco, contestati 21 episodi

Ventuno episodi contestati, singoli o in concorso costituiscono le imputazioni per Davide Di Vita, arrestato ed attualmente ai domiciliari, volontario dei vigili del fuoco in servizio a Santa Croce Camerina ed altri 14 volontari. Tutti in servizio nel famigerato turno D, quello che effettuava un numero maggiore di interventi rispetto agli altri turni, quattro volte di piu'. "Conclusa con esito positivo attivita' svolta dalla Squadra Mobile in una azione coordinata con la Procura di Ragusa che ha individuato responsabilita' nei confronti di una squadra specifica di volontari di vigili del fuoco con riferimento ad una serie di fatti che si sono svolti partendo dal 2015 su input del comando provinciale dei vigili del fuoco e si sono protratte fino al 2016", spiega il questore Salvatore La Rosa. Al gruppo e' stata contestata la truffa allo Stato e l'associazione a delinquere, quest'ultima ipotesi non accolta dal gip, Andrea Reale, tanto che la Procura, con il pm titolare dell'inchiesta, Valentina Botti, medita di fare ricorso. Solo un arresto per la pericolosita' operativa della persona. Ma ci sono altri 14 indagati per i quali non e' stata necessaria la misura cautelare. Il guadagno? Secondo l'accusa, dieci euro all'ora per le uscite di intervento. Il pm Valentina Botti ha sottolineato che dallo "screening degli interventi in cui si sono esaminate ragioni e giustificazioni degli interventi si e' passati alla poi intercettazione dei componenti; quello che e' emerso e' esistenza accordo tra vigili del fuoco volontari che simulavano interventi per erogazione delle indennita', pagate sulla base degli interventi fatti".

 In alcuni casi attraverso la collaborazione tra loro stessi e terze persone, i volontari dei vigili del fuoco chiedevano interventi talvolta con false segnalazioni, e difficilmente riscontrabili, come la presenza di animali vaganti. In altre occasioni, erano loro stessi ad appiccare degli incendi per giustificare chiamata ed uscita. "Il risultato delle intercettazioni e dei controlli delle auto con il Gps attesta che questi fatti accadevano con frequenza quasi quotidiana" ha aggiunto la pm Botti. Attivita' illecita interrotta con l'omicidio Saillant, un capoturno dei vigili del fuoco ucciso a fine giornata di lavoro a Vittoria a gennaio del 2016. Nelle prime fasi di indagine anche i volontari di Santa Croce, vennero interrogati perche' Saillant in quel momento era a capo del turno D. Fu un delitto di gelosia, nulla a che vedere con il lavoro della vittima ma i volontari ebbero paura di essere intercettati e le attivita' illecite si interruppero. "Abbiamo avuto contezza della veridicita' delle segnalazioni - ha spiegato il capo della Mobile, Antonino Ciavola - le intercettazioni hanno dato ampio riscontro. Gli indagati erano entrati in una fase di onnipotenza; il gruppo era convinto di potere continuare ad operare; gli incendi potevano sfuggire di mano. Molti degli indagati interrogati hanno ammesso la loro responsabilita'. Intercettazioni in questura hanno dato la possibilita' di registrare reciproche accuse tra i coinvolti". A Di Vita, stando alle risultanze investigative, spiega Ciavola "con il suo furgoncino, durante i percorsi intercettati, talvolta passava e gettava dal finestrino qualche artificio pirotecnico che innescava le fiamme dopo poco

Incendi: appiccavano fuoco, sgominato gruppo volontari vigili del fuoco

Appiccavano incendi e simulavano richieste di soccorso al fine di percepire ingiuste somme di denaro dallo Stato. La polizia di Stato di Ragusa, con l'operazione "Efesto", ha disarticolato un gruppo criminale composto da 15 volontari dei Vigili del Fuoco, del distaccamento di Santa Croce Camerina (Ragusa).

Ragusa, volontari dei vigili del fuoco causavano roghi per guadagnare 10 euro lʼora

I poliziotti della Squadra Mobile ragusana hanno arrestato il capo del gruppo che, durante il turno come volontario, si assentava, con la complicita' dei colleghi, per andare con il suo furgoncino ad appiccare incendi per poi uscire con l'autobotte a spegnere le fiamme e percepire cosi' le indennita'. Gli stessi volontari percepivano 10 euro circa per ogni ora di volontariato in caso di emergenze.

Incendi: appiccavano fuoco, sgominato gruppo volontari vigili del fuoco - Indagati per truffa

Tutti i 15 volontari, provenienti dalla provincia di Ragusa, sono indagati per truffa ai danni dello Stato italiano e una parte di essi per incendio. Le indagini hanno avuto avvio grazie alla segnalazione del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ragusa che aveva notato delle anomalie sul numero di interventi effettuati da una squadra rispetto alle altre.

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