Cronache
Inchiesta ultras, i legami con i calciatori: sicurezza e favori in cambio di biglietti e maglie. Nuovo filone in Procura
I magistrati vogliono capire se dietro le operazioni di security possa esserci la mano della 'Ndrangheta
Inchiesta ultras, spuntano i legami tra i capo tifosi e i calciatori di Milan e Inter: sicurezza e favori in cambio di magliette e biglietti di tribuna
Una nuova branchia dell'inchiesta ultras a Milano ora fa tremare anche i calciatori di Milan e Inter. Si tratta di legami sospetti secondo la magistratura che vede i capi delle due Curve uniti a doppio filo con gli ultras. A svelarli sono circa 300 pagine di intercettazioni telefoniche e ambientali che hanno fatto emergere questi rapporti al vaglio degli inquirenti. In molti casi e per almeno 8 top player i tifosi gestivano la sicurezza per gli sportivi e le loro famiglie. Un rapporto in cui si leggono tra le righe anche alcuni esponenti della 'ndrangheta.
I calciatori utilizzavano gli ultrà per non avere problemi fuori dal campo, dalle serate in discoteca ai ristoranti i tifosi avevano il compito di scortare i beniamini nei luoghi della Milano in. Come contropartita, oltre a denaro in nero, c'erano biglietti di tribuna autorità, magliette e tute. Materiale da cui gli ultras traeavano poi un profitto. Ciò su cui vogliono far luce i magistrati è se dietro questa security alla casareccia ci possa essere l'ombra e la mano della criminalità organizzata. Da sempre, infatti, i clan utilizzano gli sportivi per accrescere il loro prestigio e potere criminale. Lo avevano fatto dal clan Giuliano con Maradona ma la lista è lunga e arriva fino ai giorni nostri.
Nelle prossime ore il Gip interrogherà 3 dei 41 arrestati per capire anche questo tipo di legame particolare. E in Procura saranno chiamati a testimoniare anche 4 calciatori, tre dell'Inter e uno del Milan.
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