Cronache

Italia del '22 malinconica e impaurita dalla guerra: report Censis impietoso

Il Censis fotografa un'Italia più povera, malinconica e con la paura della guerra. L'inflazione morde i risparmi dei cittadini e aumenta le disuguaglianze

Ma l'inflazione non solo colpisce i redditi fissi o comunque tendenzialmente stabili nel medio periodo, aumenta anche la forbice della disuguaglianza tra le diverse componenti sociali: le famiglie meno abbienti si confrontano con un incremento medio dei prezzi pari al 9,8%, mentre per le famiglie più agiate l'aumento è del 6,1%, quasi 4 punti percentuali in meno. Questo divario discende dalla diversa dinamica dei prezzi dei beni (alimentari e per la casa su tutti) che pesano in particolare sul carrello della spesa delle famiglie meno abbienti.

Nell'ultimo periodo, tra il 2012 e il 2021, l'andamento dei prezzi riflette le conseguenze di una fase tendenzialmente deflattiva per l'Italia, in media 0,7% annuo, caratterizzata soprattutto da una moderazione salariale che ha di fatto rimosso qualsiasi rischio di innesco della spirale prezzi-salari. Ma, secondo il Censis, gli attuali livelli di inflazione - con punte di rialzo dei prezzi dei beni alimentari intorno all'11%, senza contare gli incrementi del 50% dei beni energetici - potrebbero incidere profondamente sul potere d'acquisto delle famiglie.

Censis: sull'Italia si abbatte lo spettro della crisi energetica

La crisi energetica è la principale fonte di preoccupazione per le famiglie italiane, emerge ancora dal rapporto: per il 33,4%, e la percentuale arriva al 43% tra le famiglie in una bassa condizione socio-economica, le più colpite dall'aumento dei costi incomprimibili. Il 6,5% delle famiglie italiane era in ritardo con il pagamento delle bollette, dato in linea con la media europea, nel 2021. Ancora più numerosi sono coloro che affermano di non riuscire a riscaldare adeguatamente la propria abitazione: l'8,1% delle famiglie, un dato superiore di 1,2 punti percentuali al dato europeo.