Ius Soli: Avvenire si schiera a favore e le chiese boicottano il giornale
E' bastata la copertina domenicale dedicata allo Ius Soli per indurre molti sacerdoti a non esporre il quotidiano nelle parrocchie
Lo Ius Soli è una questione spinosa, questo lo si sapeva, ma che fosse addirittura causa di boicottaggio a un quotidiano cattolico, il "giornale dei vescovi" nientemeno, fa riflettere. Valter Delle Donne nel suo articolo pubblicato sul Secolo D'Italia racconta un fatto molto peculiare avvenuto domenica 17 settembre, in merito alla notizia di apertura di Avvenire e alla scelta del suo direttore Marco Tarquinio di richiedere l'imposizione dello Ius Soli per legge.
Nelle parrocchie italiane, ci racconta Il Secolo D'Italia, si è scatenata una sorta di reazione immediata, inducendo vari parroci a non esporre il giornale nelle chiese. E se qualcuno ha agito silenziosamente e con discrezione, altri religiosi hanno manifestamente espresso la propria avversione all'idea di Tarquinio, la cui linea viene ormai ritenuta "troppo appiattita a Sinistra".
Tante le critiche pubblicate dai lettori sul sito di Avvenire, così come su Twitter, dove le perplessità dei lettori si sono unite a quelle - ancor più risentite - dei sacerdoti. Uno su tutti, Pier Luca Bancale, tuona: "Allibito dalla prima pagina di oggi, sfacciata propaganda dello Ius Soli. Ma solo per le Unioni Civili la Chiesa non fa politica? Questa domenica le copie di Avvenire le ho lasciate in sagrestia per evitare che la gente fosse scandalizzata dal giornale dei vescovi".
La corsa per l'approvazione dello Ius Soli in Parlamento si trova davanti una strada lastricata di buone intenzioni che evidentemente, per molti cattolici, può solo portare all'Inferno.